Calhanoglu al bivio: permanenza all'Inter o addio? Ma la sua partenza non sarebbe un dramma

L'addio di Hakan Calhanoglu all'Inter sarebbe un dramma? La risposta è no. Sia chiaro, il centrocampista turco è stato un punto di riferimento nelle ultime stagioni, ha fatto la fortuna dei nerazzurri e di Simone Inzaghi, in più di un'occasione, ma andando ad analizzare l'ultima annata, quella che ha visto Lautaro e compagni sognare il triplete per poi rimanere con un pugno di mosche in mano, la sensazione è che molto probabilmente il ciclo del numero 20 alla Beneamata sia arrivato al capolinea.

Dai gol agli infortuni.
Due anni fa, nella stagione che ha visto l'Inter vincere lo Scudetto della seconda stella, l'apporto di Calhanoglu è stato forse il più importante e decisivo, a suon di gol, 15 in 40 partite tra tutte le competizioni, di cui 13 in campionato, e prestazioni. Quest'anno però le cose non sono andate nello stesso modo, soprattutto a causa di alcuni infortuni di troppo che hanno impedito al turco di trovare la giusta continuità. Nel momento decisivo poi le cose non sono migliorate e visto e considerato che con l'addio di Inzaghi i nerazzurri dovranno ripartire quasi da zero, il suo addio potrebbe non essere così pesante come si potrebbe pensare.

Largo alle nuove leve.
Nel Mondiale per Club che si sta svolgendo in questi giorni negli Stati Uniti stiamo imparando a vedere il nuovo corso che avanza, con Sucic come una delle notizie più positive, e allora ecco che se Calhanoglu, come sembra, vorrebbe tornare in Turchia, al Galatasaray, la società dovrebbe pensarci bene prima di mettersi di traverso all'eventuale addio. Chiaramente servirebbe il sostituto, con il nome di Rovella che sarebbe il primo della lista, ma ringiovanire anche quella casella del campo può essere un obiettivo. Un obiettivo, appunto, non un dramma, sportivamente parlando.