
Gagliardini: "Gli infortuni sono un ricordo, pronto a rientrare. Conte ha una fame mai vista"
Uno degli svincolati più importanti dell'estate è Roberto Gagliardini. L'ex giocatore di Inter e Monza ha parlato in esclusiva a Radio Sportiva, partendo anche dalla Laurea recentemente conseguita in Economia e Management. "Aver preso la laurea in un anno così complicato è stato bello e positivo, dopo tutto il trambusto di questa stagione qui. Mi sono preso i miei tempi, ho fatto i miei esami, alla Luiss di Roma mensilmente facevo x esami: ho iniziato all'Inter, a volte durante i ritiri o prima delle gare studiavo. Poi a casa con due bambini e con gli allenamenti era complicato studiare, quindi in ritiro lo spazio per studiare era l'ideale".
Come stai?
"Bene, devo dire che adesso sto bene. Ho approfittato di questi giorni per allenarmi, gli infortuni sono alle spalle e sono felice di ricominciare questa stagione".
Quali rimpianti hai per la stagione al Monza?
"Purtroppo ci sono stati tanti condizionamenti per gli infortuni, quando ci sono annate così le cause sono diverse. Sono certo che il Monza potrà però tornare in Serie A, io mi sono trovato benissimo e auguro il meglio a società e tifosi".
Adesso cosa accadrà? Cosa cerchi per il futuro?
"La mia intenzione è rimettermi subito in gioco, è stato un anno travagliato. Ho fame e voglia di tornare in campo, di risentire la sensazione di vivere uno spogliatoio e una squadra. Valuterò insieme al mio agente le soluzioni più opportune".
Ci racconti della tua avventura all'Inter?
"Sono stati anni meravigliosi, sei anni e mezzo dove mi sono goduto tutto. Gli alti, i bassi, ma sono cresciuto come calciatore e come persona. Sono arrivato in un momento dove la società stava tornando ai vertici. I primi quattro, poi ancora, poi la Champions, poi lo Scudetto, poi la Supercoppa. E la squadra è cresciuta ancora, basti vedere quanto vicino sono arrivati a tanti traguardi, come due finali di Champions League".
Hai avuto tecnici molto 'chiacchierati' ultimamente, a partire da Antonio Conte.
"E' stato il protagonista dello Scudetto al Napoli. Era con noi all'Inter quando ha vinto, a Napoli è stato un titolo inatteso al primo anno. E' un tecnico affamato, ti trasmette una voglia di vincere che non ha eguali".
Poi Luciano Spalletti.
"Si era vista la sua impronta, poi ha avuto delle gare dove è andata in difficoltà. Ma all'Inter mi ha insegnato principi di gioco che non conoscevo, è stato importante a livello professionale per me. Ha portato l'Inter ha essere quello che è ora, è un altro dei protagonisti nerazzurri in questo percorso".
E ancora Simone Inzaghi.
"E' un vincente. In pochi anni ha vinto tanto, e farlo è la cosa più difficile. I risultati li ha sempre portati, poi ha preso il treno dell'Arabia, facendo questa scelta che non vedo certo sorprendente, fa parte di questo mondo del calcio".
Andresti in Arabia Saudita?
"Sono valutazioni che si fanno quando le hai sottomano. Alla mia età si fanno scelte di famiglia, ci sono tanti aspetti che incidono. Non lo so, valuterei come altre scelte da qui in avanti...".
Come vedi Gasperini a Roma?
"Sono molto curioso, sono contento per il mister. Dopo anni e anni all'Atalanta, dove ha fatto cose incredibili, gli auguro il meglio".
Come stai?
"Bene, devo dire che adesso sto bene. Ho approfittato di questi giorni per allenarmi, gli infortuni sono alle spalle e sono felice di ricominciare questa stagione".
Quali rimpianti hai per la stagione al Monza?
"Purtroppo ci sono stati tanti condizionamenti per gli infortuni, quando ci sono annate così le cause sono diverse. Sono certo che il Monza potrà però tornare in Serie A, io mi sono trovato benissimo e auguro il meglio a società e tifosi".
Adesso cosa accadrà? Cosa cerchi per il futuro?
"La mia intenzione è rimettermi subito in gioco, è stato un anno travagliato. Ho fame e voglia di tornare in campo, di risentire la sensazione di vivere uno spogliatoio e una squadra. Valuterò insieme al mio agente le soluzioni più opportune".
Ci racconti della tua avventura all'Inter?
"Sono stati anni meravigliosi, sei anni e mezzo dove mi sono goduto tutto. Gli alti, i bassi, ma sono cresciuto come calciatore e come persona. Sono arrivato in un momento dove la società stava tornando ai vertici. I primi quattro, poi ancora, poi la Champions, poi lo Scudetto, poi la Supercoppa. E la squadra è cresciuta ancora, basti vedere quanto vicino sono arrivati a tanti traguardi, come due finali di Champions League".
Hai avuto tecnici molto 'chiacchierati' ultimamente, a partire da Antonio Conte.
"E' stato il protagonista dello Scudetto al Napoli. Era con noi all'Inter quando ha vinto, a Napoli è stato un titolo inatteso al primo anno. E' un tecnico affamato, ti trasmette una voglia di vincere che non ha eguali".
Poi Luciano Spalletti.
"Si era vista la sua impronta, poi ha avuto delle gare dove è andata in difficoltà. Ma all'Inter mi ha insegnato principi di gioco che non conoscevo, è stato importante a livello professionale per me. Ha portato l'Inter ha essere quello che è ora, è un altro dei protagonisti nerazzurri in questo percorso".
E ancora Simone Inzaghi.
"E' un vincente. In pochi anni ha vinto tanto, e farlo è la cosa più difficile. I risultati li ha sempre portati, poi ha preso il treno dell'Arabia, facendo questa scelta che non vedo certo sorprendente, fa parte di questo mondo del calcio".
Andresti in Arabia Saudita?
"Sono valutazioni che si fanno quando le hai sottomano. Alla mia età si fanno scelte di famiglia, ci sono tanti aspetti che incidono. Non lo so, valuterei come altre scelte da qui in avanti...".
Come vedi Gasperini a Roma?
"Sono molto curioso, sono contento per il mister. Dopo anni e anni all'Atalanta, dove ha fatto cose incredibili, gli auguro il meglio".
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