
Inter, Zanetti: "L'Inter del Triplete piena di uomini straordinari, Mourinho condottiero"
Presente al Sport Business Forum di Belluno, Javier Zanetti è tornato a parlare di uno dei momenti più iconici della storia dell’Inter: la conquista del Triplete nella stagione 2009/10. Un’impresa che, a distanza di anni, continua a rappresentare il vertice assoluto nella carriera del capitano argentino: “Eravamo una grande famiglia, un gruppo di uomini straordinari guidati da un grande condottiero come Mourinho, che ci convinse che fosse possibile”, ha raccontato Zanetti. “In quella stagione abbiamo superato molte difficoltà, ma sapevamo che potevamo arrivare fino in fondo. Mourinho aveva una personalità fortissima, e tutti noi volevamo scrivere una pagina di storia per il club".
A testimonianza della forza mentale di quella squadra, Zanetti ha citato la famosa semifinale contro il Barcellona al Camp Nou: “Giocare in dieci contro la squadra più forte del mondo e riuscire a resistere ha dimostrato la compattezza e il carattere del gruppo".
Zanetti ha poi sottolineato l'importanza del legame umano tra i giocatori, che andava ben oltre il campo da gioco: “Ci divertivamo tanto, restavamo anche dopo l’allenamento. Così si crea il gruppo. Noi, la società e i tifosi eravamo una cosa sola".
Infine, il vicepresidente nerazzurro ha ricordato un’immagine che lo accompagna ancora oggi: “Prima della finale di Madrid, durante il riscaldamento, vedemmo la parte riservata ai tifosi dell’Inter già piena. Volevamo vincere per loro. Era da 45 anni che non alzavamo la Champions. E io, proprio quella sera, ho toccato la mia 700ª presenza con l’Inter".
A testimonianza della forza mentale di quella squadra, Zanetti ha citato la famosa semifinale contro il Barcellona al Camp Nou: “Giocare in dieci contro la squadra più forte del mondo e riuscire a resistere ha dimostrato la compattezza e il carattere del gruppo".
Zanetti ha poi sottolineato l'importanza del legame umano tra i giocatori, che andava ben oltre il campo da gioco: “Ci divertivamo tanto, restavamo anche dopo l’allenamento. Così si crea il gruppo. Noi, la società e i tifosi eravamo una cosa sola".
Infine, il vicepresidente nerazzurro ha ricordato un’immagine che lo accompagna ancora oggi: “Prima della finale di Madrid, durante il riscaldamento, vedemmo la parte riservata ai tifosi dell’Inter già piena. Volevamo vincere per loro. Era da 45 anni che non alzavamo la Champions. E io, proprio quella sera, ho toccato la mia 700ª presenza con l’Inter".
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