
Ribaltone in Nazionale, Il Giornale: "Esonero e presunti traditori: il melodramma di Spalletti"
"Esonero e presunti traditori: il melodramma di Spalletti" è il titolo in prima pagina de Il Giornale sulla vicenda Nazionale e sull'addio di Luciano Spalletti, annunciato ieri in conferenza stampa dallo stesso commissario tecnico. Fatale all'allenatore di Certaldo il brutto ko di venerdì sera contro la Norvegia a Oslo per 3-0.
Il commissario tecnico azzurro, alla vigilia della gara con la Moldova, ha confermato di essere stato sollevato dall’incarico: "Ieri sera sono stato un bel po' col presidente e mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico di c.t. della Nazionale. Mi è dispiaciuto, poi visto il rapporto che abbiamo io non avevo nessuna intenzione di mollare". Al c.t. è stato chiesto se si sentisse tradito da qualcuno. Ha negato, ha elencato i suoi collaboratori e poi in lacrime ha abbandonato la conferenza.
Nel pezzo di Tony Damascelli ("Calcio, un Titanic senza più spirito d'appartenenza"), presente all'interno dell'articolo si parla così della vicenda: "Che fine ha fatto la nazionale di calcio? Che fine ha fatto il calcio? Dove sono i campioni? Dove i grandi dirigenti? Troppe domande, nessuna risposta se non tentativi di fuga, ipocrisia spacciata per verità assoluta e trasparente, linguaggi triviali, per ultimo l'esonero del primo (...)".
Il commissario tecnico azzurro, alla vigilia della gara con la Moldova, ha confermato di essere stato sollevato dall’incarico: "Ieri sera sono stato un bel po' col presidente e mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico di c.t. della Nazionale. Mi è dispiaciuto, poi visto il rapporto che abbiamo io non avevo nessuna intenzione di mollare". Al c.t. è stato chiesto se si sentisse tradito da qualcuno. Ha negato, ha elencato i suoi collaboratori e poi in lacrime ha abbandonato la conferenza.
Nel pezzo di Tony Damascelli ("Calcio, un Titanic senza più spirito d'appartenenza"), presente all'interno dell'articolo si parla così della vicenda: "Che fine ha fatto la nazionale di calcio? Che fine ha fatto il calcio? Dove sono i campioni? Dove i grandi dirigenti? Troppe domande, nessuna risposta se non tentativi di fuga, ipocrisia spacciata per verità assoluta e trasparente, linguaggi triviali, per ultimo l'esonero del primo (...)".
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