
Chivu: "L'Ajax non è una vittima. Cosa mi è rimasto? L'approccio alla gara, ma tutto è un mix"
"Non dobbiamo pensare lontano e penso alla prossima. L'Ajax abbina esperienza e gioventù, è anche ben allenata e ha velocità. Conosce i fondamentali e la prima è importante". Presenta così Cristian Chivu la gara che la sua Inter affronterà domani ad Amsterdam contro i lancieri: "Sono grato per quello che ho vissuto ad Amsterdam. Mi ha fatto fare un passo importante. I ragazzi li abbiamo già visti nelle partite anche se a volte solo a tratti".
Le è rimasto qualcosa dell'Ajax?
"La cultura dell'approccio alla partita mi è rimasta, ma anche quella italiana. Tutto è un mix. Sono grato per tutto quello che ho vissuto qui. Ero un ragazzo e sono diventato uomo. Quindi devo ringraziare anche il Paese. La scelta dell'Inter è stato un passaggio di carriera, ma ho sempre avuto nella mente e nel cuore quello che ho lasciato qui. Non solo da giocatore e da persona anche. Questo Paese mi ha dato tanto".
Ha parlato con Koeman per qualche consiglio?
"Da un po' non lo sento e so però la qualità dell'Ajax. So qual è il progetto e cosa cercano di fare, so anche le loro ambizioni. L'Ajax non è una vittima e lo ha dimostrato a livello internazionale. Il presente magari non è stato all'altezza, ma ha fatto quasi una finale di Champions con Ten Hag e hanno giocato prima una finale di Europa League. Sarà una partita tosta domani in questo stadio".
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