Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / inter / Serie A
Inter svuotata, Acerbi svela il paradosso del post Monaco: la squadra è rimasta la stessaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:30Serie A
di Ivan Cardia

Inter svuotata, Acerbi svela il paradosso del post Monaco: la squadra è rimasta la stessa

“Eravamo cotti mentalmente”. Francesco Acerbi è tornato così sulla clamorosa sconfitta in finale di Champions League con il Paris Saint-Germain. Il difensore dell’Inter ha ripercorso quella serata. Amara, ma con una reazione molto particolare al triplice fischio: “Alla fine non eravamo neanche incazzati”. Il paradosso interista. La condizione psicologica che ha raccontato il centrale era grossomodo la stessa dei tifosi interisti presenti in Baviera. Abbastanza silenziosi, va detto, complice l’assenza della curva. Ma comunque molto più tristi che arrabbiati. Rispetto a Istanbul, del resto, mancava la sensazione che si potesse fare: l’andamento della partita ha pesato molto. Non è mai stata aperta, dal primo all’ultimo minuto l’Inter non ci ha potuto creare, e il resto l’ha fatto quello scudetto che aveva appena preso un’altra direzione. È un paradosso, appunto: il morale a terra nella sera in cui ti giochi il trofeo più importante d’Europa, ma comprensibile. Più che a Monaco, il controsenso apparente si è registrato dopo, in sede di mercato estivo: sono partiti Arnautovic, Correa, Taremi, Asllani. Tutti comprimari, con la rilevante eccezione di Pavard, unico titolare - sulla carta - ad avere fatto le valigie. I senatori, da Acerbi in giù, sono rimasti. È cambiato l’allenatore, questo sì, e non è poco. Sono arrivati molti giovani, Pio Esposito e Petar Sucic quelli che finora si sono messi più in mostra. Però l’Inter svuotata di Monaco è la stessa che oggi deve trovare nuove motivazioni per vincere: la rivoluzione non è stata servita.