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Cagliari-Inter 0-2, le pagelle: Dimarco spacca, grido Pio Esposito. Mina in battagliaTUTTO mercato WEB
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ieri alle 22:49Serie A
di Daniele Najjar

Cagliari-Inter 0-2, le pagelle: Dimarco spacca, grido Pio Esposito. Mina in battaglia

Risultato finale: Cagliari-Inter 0-2 INTER (a cura di Daniele Najjar Josep Martinez 6 - Non deve compiere reali interventi, ma è comunque sempre attento e reattivo a uscire con i tempi giusti a sventare ogni possibile pericolo. Akanji 6,5 - Un professore nella difesa nerazzurra, guida i compagni a parole e gesti e chiude ogni spazio agli attaccanti del Cagliari che orbitano dalle sue parti. De Vrij 6 - I palloni alti sono tutti suoi, l'alternanza con Acerbi non lo scalfisce affatto in termini di sicurezza e autorevolezza. Bastoni 6,5 - Secondo assist stagionale con la specialità della casa: cross al bacio per Lautaro. Solita sicurezza palla al piede. Luis Henrique 6 - Difensivamente non soffre, davanti offre pochi spunti e uno contro uno, così come arriva poco al cross. (Dal 72' Dumfries 6 - Ingresso positivo il suo, porta centimetri e corsa in un momento delicato). Barella 6,5 - Sente l'aria di casa nella sua Cagliari, entra ispirato con molte giocate di prima e idee a iosa. Nella ripresa si innervosisce un po', viene ammonito e Chivu lo sostituisce. (Dal 64' Frattesi 6 - Tende a nascondersi un po' preferendo rimanere in proiezione offensiva e penalizzando la manovra. Lì davanti però è letale: sfiora il gol). Calhanoglu 7 - L'Inter viaggia al suo ritmo, nel primo tempo è brillante, nella ripresa cala un po', ma coglie comunque un palo. E corre più di tutti in campo. Mkhitaryan 6,5 - Primo tempo al servizio della squadra, fa molti movimenti utili a liberare spazio ai compagni come in occasione del gol, quando favorisce il cross di Bastoni. Gli manca il cambio di passo. Carlos Augusto 6 - Qualche sbavatura di troppo nel corso del primo tempo, ma nel complesso una prova positiva come quella dei compagni nella prima frazione. (Dal 46' Dimarco 7,5 - Entra e spacca: ingresso determinante. Assist non sfruttato da Thuram, chiusura su Borrelli che vale un gol, poi assist stavolta trasformato da Pio Esposito. In mezzo, tanti spunti dei suoi). Lautaro Martinez 7 - Pronti-via e sigla il secondo gol in 5 partite (4 da titolare) con una grande incornata. Sta molto bene, passa la partita a pulire pallone e a sacrificarsi per la squadra. (Dall'89' Bonny s.v.). M. Thuram 5,5 - Lotta greco-romana con Mina. L'Inter si appoggia su di lui che nonostante sia braccato dal colombiano riesce spesso a creare dal nulla situazioni pericolose. Pecca però di un pizzico di frenesia e imprecisione alla conclusione, come quando da due passi manca la deviazione a rete. Caprile gli nega il gol dopo una grande giocata proprio su Mina. (Dal 64' Pio Esposito 7 - Che gioia. Prima movimenti da centravanti navigati, poi il primo, meritato gol in Serie A). Allenatore Cristian Chivu 6,5 - L'Inter controlla dal primo minuto la gara a Cagliari. Poi, quando sembra potersi prospettare il 'solito' finale di sofferenza, stavolta i suoi la chiudono dopo aver sciupato diverse chance per colpire. Terza vittoria consecutiva: gli serviva respiro per lavorare con più calma, ora ne può riprendere un po'. --- CAGLIARI (a cura di Giuseppe Lenoci Caprile 6 - Non può nulla sul colpo di testa di Lautaro, mentre lo salva il palo sulla conclusione di Calhanoglu. Nella ripresa, capitola su Pio Esposito. Ze Pedro 5,5 - Debutto da titolare davanti al proprio pubblico in una gara molto complicata sulla carta. Fa quello che può, ma dalle sue parti Thuram sembra avere vita facile. Dal 57' Gaetano 6 - Entra per alzare il baricentro della sua formazione. Cerca di riaprire la gara nel finale. Mina 6 - Ingaggia un duello con Thuram che lo vede vincitore in diversi duelli. Nella ripresa, complice la stanchezza, aumentano gli errori di una gara che, comunque, lo vede positivamente in campo. Luperto 6 - Chiamato ad un doppio lavoro, anche in uscita sulle mezz'ali avversarie, riesce a fermare la manovre a fasi alterne. Palestra 5,5 - Dopo l'exploit delle ultime uscite, l'esterno viene limitato da Carlos Augusto e non riesce a rendersi pericoloso. Meglio nella ripresa, dove supera spesso Dimarco ma non basta. Adopo 5,5 - Non il solito apporto del centrocampista, apparso compassato nella manovra e distratto, soprattutto nel finale della prima frazione. Deiola 6 - Scelto per ricoprire il delicato ruolo in cabina di regia, non riesce a garantire la qualità che ha spesso mostrato nella sua carriera. Dal 57' Felici 6 - Entra per dare fluidità alla manovra dei suoi e più spunti e ci riesce, mettendo in crisi Luis Henrique. Obert 5 - Perde la marcatura di Lautaro Martinez in occasione del gol nerazzurro. Risulta spesso non impeccabile in copertura, mentre davanti non si rende mai pericoloso. Dal 74' Idrissi 5,5 - Entra e commette lo stesso errore del compagno sostituito: sul cross di Dimarco, si dimentica la marcatura consentendo a Esposito di chiudere il match. Folorunsho 6 - Schierato in una posizione ibrida tra centrocampo e attacco, l'ex Napoli si vede poco nella costruzione della manovra nel primo tempo, mentre nella ripresa ha un altro ruolo e più incisività. Solo il palo gli nega la gioia del gol. Dal 74' Borrelli 6 - Ingresso in campo con il piglio giusto, costringe Dimarco agli straordinari sulla conclusione. Esposito 6,5 - Non una gara qualunque per lui, che ingaggia un duello con i suoi ex compagni di squadra. Viene isolato e non riesce ad essere pungente come vorrebbe, nonostante il tanto sacrificio. Belotti 6 - Fa quel che può contro l'ottima retroguardia nerazzurra. Poco prima dell'intervallo, però, il ginocchio si pianta al terreno di gioco: l'infortunio sembra serio, lascia il campo quasi in lacrime. Dal 44' Prati 6 - Entra sul terreno di gioco per alzare la qualità del palleggio nei suoi. Riesce nell'impresa di limitare il centrocampo avversario. Fabio Pisacane 6 - Schiera i suoi con un 3-4-2-1, cercando di limitare le sortite offensive nerazzurre. Il piano non riesce e rischia in più di un'occasione nel primo tempo. L'infortunio di Belotti lo costringe a cambiare le carte in tavola, con l'ingresso di Prati e un attacco alla profondità: è la mossa che gli garantisce una ripresa più aggressiva e coraggiosa. Esce sconfitto, ma con buoni segnali.