Farioli fa otto su otto alla guida del Porto. Qualcuno in Serie A avrebbe potuto puntarci

Francesco Farioli sta lasciando subito il segno anche in Portogallo, e con lo 0-4 di ieri sera sul campo dell'Arouca prosegue la straordinaria marcia a pieno regime del suo Porto. I Dragoes sono in questo momento i protagonisti assoluti in terra lusitana, essendo riusciti a ottenere 21 punti su 21 disponibili, vincendo tutte le prime sette partite del campionato. E il carnet è stato anche arricchito dal successo di misura in Europa League, a tempo quasi scaduto e in Europa League. Un po' come fatto nelle ultime esperienze tra Nizza e Ajax, anche nei biancazzurri portoghesi si è subito sentita l'impronta lasciata da Farioli, rappresentazione perfetta del giovane allenatore di talento che, per un motivo o per l'altro, fatica a farsi notare dove sarebbe più scontato che invece avvenisse, a casa sua. Ancor più estremo nel modus vivendi, e allenandi, del suo ispiratore Roberto De Zerbi, colui che di fatto gli ha spalancato le porte verso il grande calcio facendolo entrare nel suo staff al Sassuolo, come allenatore dei portieri. Da lì, una scalata inarrestabile che ha visto Farioli passare tramite avventure positive ma anche attraverso momenti difficilissimi. Basti pensare, per esempio, al campionato olandese scorso che il suo Ajax ha perso all'ultimissima curva dopo essere stato invece in vantaggio di fatto per tutto l'annata. Perché nessuno in Serie A ha pensato davvero a Farioli? Una risposta univoca e che valga per tutti, probabilmente c'è. Però può valere la pena ricordare come il tecnico italiano solo la scorsa estate sia stato accostato prima alla Roma e poi soprattutto alla Fiorentina, che ha però optato per una scelta d'esperienza affidandosi a Pioli. Sono emerse anche voci sul Parma, ma quello ducale è un progetto che appare lontano dalle corde di Farioli.