
Identità e riconoscibilità, i primi passi della nuova Juventus di Tudor. Koop, situazione preoccupante!
E’ piacevole vedere una Juventus che finalmente si diverte, libera di mente, leggera, svuotata dalla zavorra Motta e dai piombi che si è portata nelle tasche per una stagione intera. I primi abbozzi della squadra che vuole Tudor si cominciano ad intravedere in questa appendice che si chiama Mondiale per Club. Non mi iscrivo alla moda del momento, quella di sminuire un torneo che viene fatto per soldi, nessuno lo nega, ma che vede comunque il gotha del calcio presente. Cosi come non dimentico le battaglie fatte da un certo presidente del Napoli per partecipare, vero De Laurentiis, minacciando ricorsi e situazioni varie alle quali a certe latitudini sono ormai abituati. No, mi prendo quanto di buono sta emergendo, in attesa ovviamente dei test più impegnativi e probanti.
Vincere non è mai scontato e neppur semplice e quello che accade in altri gironi lo dovrebbe testimoniare. Se la Juve si sbarazza facilmente, come giusto che sia, di compagini arabe e marocchine, qualcun altro fa fatica contro giapponesi e messicani. Si tratta adesso di proseguire sulla strada che Tudor, legittimato e con i pieni poteri, ha in mente. Naturalmente dovrà essere supportato da una società capace di rafforzare la squadra anche con qualche eventuale sacrificio. C’è un attacco da sistemare, o addirittura rifondare se Kolo Muani dovesse partire, ci sono alcuni giocatori su tutti Koopmainers che dovranno essere recuperati e che al momento preoccupano. Che ti succede Koop? Non parliamo per favore di ambientamento o di ruolo perché dopo quasi un anno queste tesi non reggono più. Qui si tratta di capire cosa passa per la testa di un giocatore che sembra ancora oggi un oggetto estraneo alla squadra. La mimica facciale mostra una sofferenza anche nelle cose più semplici. Parliamo di un giocatore pagato 56 milioni di euro che non può essersi perso improvvisamente nel passaggio da Bergamo a Torino. Oppure dobbiamo pensare che al momento dell’acquisto non siano state valutate tutte le possibili varianti da mettere sul piatto quando spendi una cifra cosi importante?
A queste riflessioni amare fa da contro altare Yildiz, 4 gol e mezzo in due partire e una letalità ritrovata quando, finalmente, è stato riproposto nel suo ruolo ideale, dietro la punta e non sperduto sulla sinistra. Guizzi da campione, vedi il secondo gol di domenica, spirito e voglia di sacrificio anche in fase difensiva. Kenan ha davvero tutto per calcare orme di predecessori importanti, e siamo sicuri anche la maturità per tenere i piedi ben saldi per terra. Cosi come va sottolineata la fermezza di Tudor, capace di confermare una formazione per due gare di seguito, aspetto al quale non eravamo più abituati.
Sia chiaro. Non è tutto oro quel che luccica, la strada da fare è ancora molta e per tornare ad essere competitivi su più fronti serviranno investimenti e idee chiare. Ma già aver ritrovato identità e riconoscibilità è qualcosa di importante. Dalla buca non si esce in poche settimane, ma tornare a vedere uno spiraglio di luce è comunque un bel segnale..







