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Competenza, appartenenza e spirito di gruppo: gli ingredienti che Elkann vuole la Juve mostri al MondoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:07Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Competenza, appartenenza e spirito di gruppo: gli ingredienti che Elkann vuole la Juve mostri al Mondo

Proviamo a mettere il pessimismo da parte, quel pessimismo figlio di questi anni difficili per la Juventus che l'hanno resa profondamente diversa, nella struttura e nell'ambizione, da quella che conosciamo e che non riconosciamo. Un pessimismo che può intanto essere messo da parte appoggiandosi al rendimento, in termini di applicazione e mentalità, visto in questa prima fase del Mondiale per Club. Adesso arriva la vera prova del nove, quella contro il Manchester City che testerà in maniera nettamente più severa una squadra che, nonostante i nove gol all'attivo e uno solo al passivo, ha palesato evidenti fragilità difensive che vanno affrontate e superate, con un intervento sul mercato e con il recupero di Bremer e i meccanismi giusti. Superata, o meno, questa prima importante prova, la Juventus è già certa di accedere al prossimo turno incassando intanto poco più di 30 milioni che andranno ad arricchire le casse per il calciomercato e che possono crescere turno dopo turno.

Un'altra cosa è evidente non per tutti: questo Mondiale per Club, bistrattato solo da chi non vi partecipa, sta restituendo lustro e appeal ad un club che viene da anni difficili e che ha incassato i "no" significastivi di Conte prima e Gasperini poi. La prova è la volontà di Kolo Muani di restare a tutti i costi, di tutti gli altri di mettersi in evidenza e dall'apertura totale data da Jonathan David desideroso di indossare la casacca bianconera. La presenza, inoltre, entuasiasta, partecipe e costruttiva del proprietario Jhon Elkann è un'ulteriore iniezione di prestigio che aiuta la Juventus a reindirizzarsi sul percorso giusto, quello dell'ambizione e della vittoria passando attraverso la competenza, l'appartenenza e lo spirito di gruppo. Piccoli importanti passi che possono aprire un varco per riassaporare il gusto della vittoria.

L'ultima considerazione la dedico a Damien Comolli, il nuovo direttore generale della Juventus, che merita di avere più fiducia di quanto ne stia ricevendo. Lo scetticismo ci può stare, soprattutto dopo essersi scottati con l'esperienza deludente di Cristiano Giuntoli, ma sia uno scetticismo di circostanza e che non abbia il sapore di una condanna anticipata per chi, probabilmente, stupirà tutti per le sue idee chiare, la sua discrezione lavorativa, e la sua risolutezza. Questo è il momento di ritrovare, per quanto a fatica, la giusta fiducia che la Juventus merita in questa sua ennesima ricostruzione nata sotto la buona stella di risultati incoraggianti benché ancora poco indicativi.