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Milan, Furlani: "Ecco perché abbiamo scelto Tare e Allegri. Sul budget..."

Milan, Furlani: "Ecco perché abbiamo scelto Tare e Allegri. Sul budget..."TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:45Serie A
di Antonello Gioia
fonte dall'inviato a Casa Milan: Antonello Gioia

Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, è intervenuto durante l'incontro con la stampa avvenuto presso la sede rossonera. Si riportano di seguito le dichiarazioni complete del dirigente.

Furlani introduce così il media breafing. 

“L’ultima volta che ho parlato ufficialmente, ho detto che era ora di voltare pagina e di guardare non al passato ma al futuro, alla prossima stagione. Gli annunci sono stati fatti, nella settimana dopo la chiusura del campionato, di quelli che di fatto sono stati i nostri primi due acquisti di questa stagione. Il primo Igli Tare, direttore con esperienza, lavorerà in un contesto di mercato e in quello di gestione della parte sportiva. Il secondo acquisto è stato Max Allegri, un allenatore di esperienza, italiano, che conosce la Serie A e che è l'allenatore in attività con più trofei nel calcio italiano. Non saranno gli unici acquisti che faremo: detto questo non ci sarà bisogno di una rivoluzione totale ma aggiungeremo dei tasselli a livello di rosa per essere pronti per la nuova stagione. L’obiettivo nostro, a livello sportivo, è lo stesso di prima: dobbiamo essere competitivi per vincere dei trofei".

Il club sta vivendo l’implementazione di un’area sportiva diversa rispetto agli ultimi anni?

“Abbiamo cambiato con questa stagione, l'impostazione della nostra area sportiva. Ci siamo resi conto che è importante avere una figura come quella di Igli. Nel corso dei nostri periodi in cui ci siamo conosciuti, abbiamo visto una dinamica in cui assieme potevamo ottenere dei risultati. A livello dell’allenatore quello che abbiamo deciso è di puntare su uno con esperienza, con una storia di vittorie, rendendoci conto che il calcio italiano è particolare e diverso: avere esperienza nel calcio italiano era fondamentale”

Valutate anche giocatori con ingaggi onerosi?

“Il calcio è centrale nel progetto di Milan ed è una cosa ovvia perché noi siamo un club di calcio con 125 anni di gloriosa storia. A volte c’è questa confusione di far sembrare il Milan un’altra cosa, di parlare di cose economiche. La centralità del calcio è chiara. All’interno di questa considerazione, ci tengo a dire che tutte le risorse economiche vengono investite con l'obiettivo di creare performance sportive: all’interno di questo ci sono dei paletti, dei parametri. Se spendi troppo a destra, poi non ci arrivi a sinistra. L’obiettivo è arrivare al top della prestazione sportiva ma dobbiamo decidere come allocare le risorse che le riceviamo sia dalla parte sportiva che da quella commerciale”

Che mercato sarà?

“Se ci sono degli interessamenti per dei nostri giocatori è perché sono riconosciuti come forti. Poi l’anno scorso non c’è stato il giusto contesto e non hanno reso al massimo. Ma sono forti: da un lato non c’è bisogno di una rivoluzione, dall'altro lato ci sono tanti interessamenti il che non vuol dire che sono in vendita”

Dove si colloca Ibra in questo riassetto?

“Preciso, Zlatan non è mai stato tecnicamente nell’organico dell’azienda e c’è stata confusione sul suo ruolo. È stato e rimane una persona molto importante nel contesto del progetto Milan. Il ruolo di Zlatan è a livello di proprietà: se andate sul sito di RedBird lo vedete. Il suo input è sulla parte sportiva, commerciale, istituzionale e di rappresentanza. Una persona che ci ha fatto vincere come giocatore, che ci ha riportato a vincere lo scudetto nel 2022 ma tenete presente che è anche uno che ha giocato dall’Olanda alla Spagna, all’Inghilterra, al Psg, negli Stati Uniti… Ha una ricchezza di competenze e una conoscenza del mondo del calcio molto ampia”

Qual è stato il processo di selezione di Tare?

“Allora il processo è stato lungo come è giusto che sia in un’azienda normale quando si va a selezionare una persona in un ruolo fondamentale e centrale per il futuro della società. Per i miei canoni è normale. Quello che importa adesso è che sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta e stiamo lavorando tutti nella stessa direzione: questo è ciò che importa, che lavoriamo assieme con un obiettivo comune”.

Il rinnovo è ancora una possibilità per Maignan?

“C’è stato l’interesse di una società inglese, non è stato ritenuto interessante. Mike è un giocatore importante per il Milan ed è stato molto corretto, come è stato corretto il suo agente: c’è stata apertura a questo interesse ma allo stesso tempo non c’è stato da parte loro una forzatura. Del futuro a medio e lungo termine giudicheranno i risultati”

Pulisic rinnoverà?

“Christian ha ancora tre anni di contratto con il Milan: non è una super emergenza. Dal punto di vista della società e della proprietà, è un giocatore molto importante”

Che organizzazione si è pensata per i momenti di difficoltà? Basteranno ds e allenatore?

“Sembra che ci sia una distinzione tra Ds-allenatore e società, è uno sbaglio: vorrei chiarire questa cosa. Non c’è l’anima sportiva e poi tutto il resto, siamo un tutt’uno. Nei momenti di difficoltà saremo come società a supporto e vicini al direttore e all’allenatore”

Come si è arrivati alla scelta di Allegri, in controtendenza con la passata stagione? Cosa ti ha colpito del tecnico?

“Mi ha colpito la conoscenza del Milan, la conoscenza del campionato italiano e il fatto che oggettivamente ha vinto di più in A. Ha entusiasmo, ha una conoscenza del Milan e della società, una grande voglia di fare bene quest’anno. Tare prima di cominciare ha detto che Allegri era l’uomo per ricominciare e per riportare il Milan dove dev’essere”

Che ruolo ha Moncada?

“Geoffrey è con il Milan da sette anni, è una risorsa importantissima. È cresciuto e rimane il direttore tecnico: come conosce i calciatori in Francia e tantissimi altri posti, come riesce a identificare talenti in giro per il mondo, ce ne sono pochi. Rimane nel Milan e rimane centrale nel nostro progetto”.

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