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Perché la Juventus esce sconfitta dalla battaglia contro la FedercalcioTUTTO mercato WEB
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giovedì 1 giugno 2023, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Perché la Juventus esce sconfitta dalla battaglia contro la Federcalcio

Il patteggiamento rappresenta il triplice fischio della partita giudiziaria tra la Juventus e la Federcalcio. Tra tifosi e addetti ai lavori si è aperta un'accesa discussione sulla bontà di questa decisione: molti preferivano combattere fino alla fine, altri invece ritengono quanto meno saggio l'accordo con cui si chiude un autentico martirio. Chi esce vincitore da questo confronto? I bianconeri certamente no. Per una questione sportiva e morale, ma soprattutto di natura economica. Il processo sulle plusvalenze (ingiustamente riaperto con un artifizio giuridico) ha portato alla penalizzazione di 10 punti, con conseguente uscita dalla zona Champions. L'esclusione dalla coppa più prestigiosa costerà ai bianconeri una perdita di circa 100 milioni di euro per mancati introiti tra posizionamento in classifica, premi base e market pool. Questi ovviamente vanno aggiunti ai 718.000 di ammenda per la manovra stipendi.

Domenica negli ultimi 90 minuti la Juventus saprà se si qualificherà all'Europa League o alla Conference. Qualsiasi risultato però potrebbe essere vanificato dalle decisioni della Uefa che in base alle sentenze federali potrà escludere la squadra dalle coppe rispetto all'inchiesta aperta lo scorso dicembre per violazione del Fair Play Finanziario. Quattro mesi prima il club aveva firmato un accordo con il Governo del calcio europeo per rientrare nei parametri entro il 2025. Comunque vada, il ridimensionamento della rosa in termini tecnici è inevitabile. Per continuare ad abbattere i costi, in particolare gli ingaggi dei calciatori, come noto la voce che pesa di più nel bilancio della Juve. La partenza di almeno un big sarà inevitabile. Vlahovic? Possibile. Quindi cessioni importanti da mettere in conto e in ogni caso assoluta sostenibilità per il mercato in entrata. Ammesso che Ceferin non ne decida il blocco per una o più sessioni. La pratica non è molto diffusa da parte della Uefa, ma rientra nel ventaglio delle possibili sanzioni quando, come in questo caso, in ballo c'è il Fair Play Finanziario. Comunque vada, sarà un'altra sconfitta.