
La Juve e una mediocrità che non le può appartenere. La rassegnazione dei tifosi l'aspetto più grave. Tudor prova il miracolo, ma servirà nuovamente una ricostruzione dalle fondamenta!
Ammetto che provo una certa tristezza a vedere la nostra Juve impelagata nella lotta fratricida per il quarto posto, dove tutto può succedere nel bene e nel male. Ammetto che provo una notevole amarezza nel pensare che la quota 63 punti è quella che oggi racchiude tre squadre in lotta per quel lasciapassare che non rappresenta un titolo o un trofeo, ma soltanto una possibilità di prendere un bonus di tanti milioni, utili per ricostruire ancora una volta la squadra. Confesso che la “ rabbia” nel pensare quello che poteva essere ed invece non è stato è molta, in un campionato che verrà vinto da una squadra che si è permessa il lusso di stare un mese, febbraio, senza vincere una partita. Eppure è cosi, il nostro progetto fantasioso di questa stagione rischia di essere un disastro, sapete che per me anche il quarto posto rappresenterà comunque un fallimento visto l’andamento dell’annata, se dovesse evaporare la Champions.
E attenzione perché niente è scontato. Dopo il pareggio di Bologna, per il quale batto le mani alla squadra e soprattutto a Tudor, sabato saremo di fronte allo contro verità, lo spareggio in casa della Lazio. E fondamentalmente con un risultato a disposizione, la vittoria, perché visto la marcia della Roma, un pareggio potrebbe non bastare. Questo senso di angoscia che pervade il tifoso bianconero, mi auguro che sia sentito anche ai piani alti. Il popolo bianconero, lo ripeterò fino ad urlarlo, non merita questo, non merita una squadra che soltanto il cuore la voglia e la capacità di Tudor sta provando a risollevare tra mille difficoltà.
Le responsabilità di questo fallimento sono chiare, ma adesso c’è da guardare solo ed esclusivamente a queste tre partite, poi sarà la proprietà a tirare le somme. Le basi di cartapesta si sono ripiegate su sé stesse, il ritardo con il quale è stato allontanato Motta potrebbe rivelarsi fatale. Ma i cerotti e le garze che il medico Tudor sta mettendo alla squadra, o almeno a parte di essa, ci portano anche ad essere un minimo ottimisti. I ragazzi a Bologna hanno provato a fare la partita, hanno rischiato di vincerla, quella scivolata di mr 12 milioni Alberto Costa grida ancora vendetta, ma anche di perderla, però quello che è piaciuto è lo spirito la voglia e una certa determinazione che si è vista in campo. Certo, poi c’è il cronico difetto di non saper tenere un risultato, sono 21 i punti che la Juve si è fatta recuperare da situazioni di vantaggio, ma qualche segnale positivo da Bologna ce lo portiamo a casa
Poi continua la serie diL infortuni, e mentre in altre squadre vediamo giocatori recuperare a tempo di record, alle nostre latitudini, proseguiamo ad aspettare settimane e settimane prima di poter vedere tornare in campo i calciatori. Ormai una triste abitudine alla quale si dovrà porre rimedio. Ma in effetti le situazioni da cambiare sono e saranno tante, dal 26 maggio in poi.
Inutile girarci attorno, servirà l’ennesima ricostruzione perché quello in corso è stato un anno buttato via, preso e gettato nel cestino, con l’aggravante di aver speso sul mercato tanti soldi. Spesi male, ma spesi e questo non deve essere un alibi per la proprietà, che però non può essere accusata almeno di non averci provato. Ci aspettano tre partite di sofferenza dove speriamo di vedere una Juve degna del nome glorioso che porta. Ma la cosa che fa male è notare come tanti tifosi si siano rassegnati ad un livello di mediocrità che non può appartenerci.
Un aspetto ancora più grave di un mancato, eventuale, quarto posto, sul quale chi di dovere deve e dovrà riflettere. Spegnere la passione di un popolo è un segnale gravissimo, ancor più dei progetti che falliscono. E su questo si deve lavorare chiamando ognuno alle proprie responsabilità. C’è un uomo, ancor prima che un allenatore Tudor, che sta provando a rimettere assieme i cocci, ed è per questo che comunque vada a finire, a lui dovranno arrivare i nostri applausi e il nostro grazie, per aver riportato spirito e identità bianconera, quella che per chissà quale motivo, qualcuno ha provato a cancellare con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti!







