
Jadon Sancho, dodici mesi dopo. Ma è un'operazione da 65 milioni
CInque gol e dieci assist. È lo score di Jadon Sancho della scorsa stagione, discreto per essere un buon giocatore, troppo poco per far sì che il Chelsea decida di imbarcarsi in un'operazione monstre per portarlo via dal Manchester United. Quindi, sebbene sia stato presente in 42 partite, il suo ritorno all'Old Trafford è praticamente deciso.
Non per rimanere. Ed è qui che la Juventus, nel solco di dodici mesi fa, ha intenzione di inserirsi per un'altra volta. Quando, ad agosto scorso, ci fu un'offerta al ribasso allo United, partecipando solamente a parte dell'ingaggio e con un prestito gratuito che, alla fine, non era bastato per alleviare le casse dei Red Devils. Dunque rifiuto e preferenza di spedirlo a un avversario diretto, che poi tanto diretto non è stato visto che il Chelsea è arrivato in Champions mentre lo United quindicesimo, solo due posizioni sopra la terzultima retrocessa in Championship.
Fra un anno andrà in scadenza e quindi un prestito è difficile. Così come chiedere 25 milioni, anche se di meno potrebbe essere una minusvalenza a bilancio. Questo però porterà anche a un abbassamento delle richieste per il calciatore che ora guadagna circa 9 milioni di euro all'anno. A Torino guadagnerebbe 5,5 milioni, circa 10 all'anno. Più i 25 sono un'operazione da (almeno) 65 milioni, in caso arrivasse un quadriennale. Con le nuove regole non è da escludere anche cinque anni più opzione.






