
Chiesa campione senza medaglia? Probabilmente no. Ma l'Erasmus non può continuare
Il Liverpool che nell'ultimo turno di Premier League s'è matematicamente laureato campione d'Inghilterra nelle ultime quattro partite di campionato darà probabilmente spazio a chi ha giocato meno. A chi ha contribuito in maniera marginale alla conquista del titolo o magari a chi non ha contribuito affatto. Dovrebbe quindi esserci spazio anche per Federico Chiesa, calciatore fin qui complessivamente utilizzato per poco più di mezz'ora in quattro diverse partite di Premier League.
Stando così le cose a Chiesa non spetta nemmeno la medaglia a fine stagione. La Premier infatti la assegna solo a chi è sceso in campo in almeno cinque partite e nel caso del calciatore classe '97 ne manca ancora una. Una presenza che probabilmente arriverà ora che le gare non contano più nulla, ma che non rende meno inconcludente una stagione trascorsa quasi stabilmente in panchina. Con qualche acuto solo nelle coppe nazionali, ovvero nelle competizioni in cui notoriamente si da più spazio alle riserve.
Chiesa lo scorso agosto fu acquistato dal Liverpool per dodici milioni di euro, uno dei pochissimi movimenti di mercato dei reds nell'estate del passaggio da Klopp a Slot. Per Chiesa sembrava la fine di un incubo dopo esser stato messo ai margini dalla Juventus e invece nella città dei Beatles la musica non è migliorata. Troppo ingombrante l'ombra di Mohamed Salah per venirne fuori, troppo rodato il Liverpool che già c'era per pensare di ritagliarsi uno spazio tutto suo. E allora la stagione è scivolata via così, tra una panchina e un'altra panchina. Una situazione da cui Chiesa ha provato a svicolarsi già a gennaio e che dovrà esser risolta in estate, con un altro trasferimento. Già, perché a maggior ragione dopo il rinnovo di Salah è impensabile per l'ex stella dell'Italia pensare di portare avanti l'avventura a Liverpool se vuole tornare protagonista. Se vuole tentare di rientrare nel giro della Nazionale.
Stando così le cose a Chiesa non spetta nemmeno la medaglia a fine stagione. La Premier infatti la assegna solo a chi è sceso in campo in almeno cinque partite e nel caso del calciatore classe '97 ne manca ancora una. Una presenza che probabilmente arriverà ora che le gare non contano più nulla, ma che non rende meno inconcludente una stagione trascorsa quasi stabilmente in panchina. Con qualche acuto solo nelle coppe nazionali, ovvero nelle competizioni in cui notoriamente si da più spazio alle riserve.
Chiesa lo scorso agosto fu acquistato dal Liverpool per dodici milioni di euro, uno dei pochissimi movimenti di mercato dei reds nell'estate del passaggio da Klopp a Slot. Per Chiesa sembrava la fine di un incubo dopo esser stato messo ai margini dalla Juventus e invece nella città dei Beatles la musica non è migliorata. Troppo ingombrante l'ombra di Mohamed Salah per venirne fuori, troppo rodato il Liverpool che già c'era per pensare di ritagliarsi uno spazio tutto suo. E allora la stagione è scivolata via così, tra una panchina e un'altra panchina. Una situazione da cui Chiesa ha provato a svicolarsi già a gennaio e che dovrà esser risolta in estate, con un altro trasferimento. Già, perché a maggior ragione dopo il rinnovo di Salah è impensabile per l'ex stella dell'Italia pensare di portare avanti l'avventura a Liverpool se vuole tornare protagonista. Se vuole tentare di rientrare nel giro della Nazionale.
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