
La rivincita di Szczesny: contro le critiche, la Juve e sé stesso. E il Barça ora gli offre il rinnovo
Chissà cosa avrebbe risposto Wojciech Szczęsny se qualcuno a fine agosto gli avesse detto che nel suo futuro a breve termine non solo ci sarebbe stato il ritorno al calcio post ritiro ufficiale, ma un ritorno da protagonista assoluto con ben tre titoli vinti tra le fila di uno dei club più blasonati al mondo come il Barcellona? Il Dio del calcio si è divertito ancora una volta, gli ha rimesso i guantoni alle mani e gli ha regalato quell'happy ending meritato che l'addio quasi di nascosto alla Juve gli aveva avaramente tolto.
Ebbene, tra i segreti della cavalcata vincente e convincente del Barça di Flick, Yamal o Raphinha, ci sono anche le parate dell'esperto portiere polacco, che, dopo aver fatto da chioccia al giovane Iñaki Peña per circa tre mesi, il 21 gennaio è sceso in campo da titolare contro il Benfica in Champions League e non ne ha più saltata una, se non la gara di campionato vinta 2-1 lo scorso 3 maggio contro il Valladolid. Senza far rimpiangere, per capirci meglio, l'assenza per infortunio di un certo Ter Stegen.
Criticato a lungo, considerato inizialmente non adatto e non pronto, spesso nel mirino della stampa per il vizietto - mai nascosto - del fumo, il 35enne si è preso così una rivincita enorme. Contro la Juve, che aveva smesso di credere in lui. Contro i suoi detrattori, che non lo avevano mai risparmiato. Contro sé stesso, visto che aveva scelto di smettere. E il Barcellona adesso gli ha offerto un rinnovo biennale.
Ebbene, tra i segreti della cavalcata vincente e convincente del Barça di Flick, Yamal o Raphinha, ci sono anche le parate dell'esperto portiere polacco, che, dopo aver fatto da chioccia al giovane Iñaki Peña per circa tre mesi, il 21 gennaio è sceso in campo da titolare contro il Benfica in Champions League e non ne ha più saltata una, se non la gara di campionato vinta 2-1 lo scorso 3 maggio contro il Valladolid. Senza far rimpiangere, per capirci meglio, l'assenza per infortunio di un certo Ter Stegen.
Criticato a lungo, considerato inizialmente non adatto e non pronto, spesso nel mirino della stampa per il vizietto - mai nascosto - del fumo, il 35enne si è preso così una rivincita enorme. Contro la Juve, che aveva smesso di credere in lui. Contro i suoi detrattori, che non lo avevano mai risparmiato. Contro sé stesso, visto che aveva scelto di smettere. E il Barcellona adesso gli ha offerto un rinnovo biennale.
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