
Il ruolo fondamentale della Proprietà nell'ennesima ricostruzione. Ecco i tre nomi che possono rimettere in carreggiata la Juventus
Ricostruire, rifondare, ripartire. Quante volte abbiamo sentito queste parole negli ultimi anni. Tante, troppe. Eravamo convinti che in questa stagione si potessero gettare le basi per tornare ad essere Juventus, ed invece niente, ancora una volta il castello era stato costruito con la sabbia. Allenatore sbagliato, giocatori comprati a peso d’oro che hanno reso un quarto e vogliamo essere generosi, dell’investimento fatto. Insomma, vada come vada a finire, il primo vero anno operativo di Cristiano Giuntoli non ha portato niente di quello che ci aspettavamo. Troppe attese? Forse, ma con i soldi immessi dalla proprietà trovarsi oggi a lottare per un misero quarto posto, con la speranza di trovare il Venezia, con tutto il rispetto una squadra di bassissimo profilo, già salvo perché sennò potrebbe essere pericoloso, è davvero un fallimento.
Ecco perché la proprietà, giustamente, ha deciso di prendere in mano la situazione. In primis qualche mese fa con l’esonero di Motta e l’arrivo di Tudor, sappiamo che la dirigenza avrebbe fatto altre scelte sul nome, e poi con l’inserimento di Chiellini in un ruolo operativo. Adesso bisogna andare avanti, senza guardare in faccia nessuno, dritti all’obiettivo che non è quello di vincere domani mattina, ma di ritrovare identità solidità e rispetto verso una maglia che negli ultimi mesi troppe volte è stata profanata.
Cosa serve? Inutile girarci attorno. Ripartire dalle basi, quindi dall’allenatore che deve essere concreto, conoscitore della storia bianconera e deciso a far riaccendere il motore. Tudor? Ad Igor dobbiamo essere tutti riconoscenti, portarlo sempre nel cuore per la difficile missione che ha accettato senza pensarci un secondo e per il buon lavoro che sta facendo, ma alla Juve serve altro. Antonio Conte, con tutto il bagaglio positivo e negativo che si porta dietro, è dal mio punto di vista la soluzione. Preferirei Klopp, Luis Enrique lo ammetto, ma ci sono i soldi per fare tale operazioni? Gasperini? Mancini? Nomi che personalmente non mi accendono la fantasia in particolar modo il secondo , ma se ho la possibilità di tornare a Conte dal mio punto di vista non ci sono altre opzioni che tengano. Cosi come sarebbe un grandissimo colpo portare alla Continassa il professore dei muscoli Antonio Pintus, in uscita dal Real Madrid. Nome cercato in queste ore direttamente dalla proprietà.
Se a qualcuno in dirigenza non dovesse piacere , dovra’ avere l’intelligenza di pensare al bene della Juventus, al famoso noi al posto dell’io, che quest’anno è stato solo uno slogan mai concretizzato. Ecco perché la figura di Giorgio Chiellini diventerà sempre più importante e strategica. Ognuno ricopra al meglio il proprio ruolo, la proprietà, dopo il fallimento di quest’anno, ha tutto il diritto di dettare le condizioni, almeno sulla scelta dell’allenatore, visto gli errori in serie commessi.
La scelta dovrà essere compiuta prima del mondiale per club, che giustamente verrà fatto da Tudor, ma guai a tergiversare e perdere tempo. Anche perché la storia della “ strada giusta” non può più reggere. A meno che la strada sia sperare nelle sconfitte degli altri, vedi lunedi sera, nella salvezza del Venezia, e nella poca fame dell’Udinese per raggiungere il quarto posto. No, questa non è la strada giusta, la Juventus è un’altra cosa.







