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Nuovi allenatori: Gattuso triplo salto mortale, Allegri scelta da scudetto, Chivu una scommessa rischiosa, Juric Mission Impossible, Sarri e Gasp sfide complicate, Pioli deve cambiare filosofiaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 00:00Editoriale
di Luca Calamai

Nuovi allenatori: Gattuso triplo salto mortale, Allegri scelta da scudetto, Chivu una scommessa rischiosa, Juric Mission Impossible, Sarri e Gasp sfide complicate, Pioli deve cambiare filosofia

Nuovi allenatori, che giro di giostra. Dalla Nazionale, alla Serie A, tanti volti nuovi, tante storie. Alcune intriganti, altre da trattenere il fiato.
Partiamo dall'Italia. La decisione del Presidente Gravino di puntare su Gattuso è un triplo salto mortale. Sarri ha consigliato al nuovo allenatore azzurro di restare Ringhio. Cioè di non tradire la sua essenza di uomo prima ancora che di tecnico. Essere un guerriero invincibile lo ha fatto diventare una stella da calciatore. Ma allenare è un'altra storia. Gattuso da tecnico non ha mai convinto. E mi chiedo con quale esperienza gestirà la pressione di 50 milioni di italiano quando andremo agli spareggi per andare ai Mondiali. La scelta di Gattuso mi sembra una mossa disperata. Speriamo nello Stellone italiano. Speriamo soprattutto di veder crescere nei prossimi dieci mesi qualche nostro talento. Non si va ai Mondiali facendo la guerra agli avversari ma mettendo sul campo un progetto tecnico vincente.

Avanti con Chivu. Grande calciatore, bella persona. Ha fatto benissimo nella sua prima esperienza alla guida del Parma. Dimostrando di avere delle doti. Ma l'Inter è l'Inter. Negli ultimi anni ha vinto uno scudetto e ha disputato, perdendole, due finali di Champions. Chivu deve fare meglio di Simone Inzaghi. E non sarà facile. In più l'attuale Inter mi sembra un progetto che sta avviandosi a chiudere un ciclo più che una realtà in fase di decollo. Per gestire tutto questo serviva un allenatore di esperienza internazionale, non un debuttante. Chivu insomma è un grande rischio.

L'Inter sarebbe stata perfetta per Max Allegri. E Marotta era pronto a prenderlo. Ma Acciuga lo ha preso Tre per affidargli il Milan. Del valzer di allenatore questa è l'operazione che mi convince di più. Con Allegri e con un Milan senza Champions si può riproporre l'effetto Napoli della passata stagione. Tutto questo a patto che Max abbia la stessa dame e la stessa voglia dei tempi d'oro bianconeri.


Metto insieme i due nuovi tecnici della Capitale. Non vedo semplicissima la sfida di Sarri e del Gasp. Maurizio, se non altro, trova un ambiente e un Presidente che conosce bene. Un piccolo vantaggio. In più la Lazio nella prossima stagione non disputerà le Coppe e quindi Sarri avrà il tempo di sviluppare le proprie idee tattiche. Ma la Lazio di Sarri era arrivata seconda. Insomma la sua asticella di partenza (pensando al suo passato) è molto alta. Sono ancora meno ottimista sul rapporto Gasp-Roma. Il fantasma di Ranieri (anche se Claudio resta in società) rischia dio schiacciare qualsiasi tecnico che prenderà il suo posto in panchina. In più verranno messi a disposizione di Gasp i giocatori giusti per sviluppare il suo calcio che è fatto di uomo contro uomo? Ho qualche dubbio.

Se Gasp può andare in difficoltà quello di Juric alla Dea è una vera Mission Impossible. Fossi stato Percassi avrei puntato su figure diverse. Evitando di andare alla ricerca e di ingaggiare la brutta copia del Gasp. Per l'Atalanta era arrivato il momento di battere strade nuove, cercando comunque un progetto vincente visto la qualità della rosa bergamasca. Sono curioso di vedere cosa riuscirà a fare Juric.

Chiudo con Pioli che presto verrà ufficializzato come tecnico della Fiorentina. Stefano è un Normal Man. E' questa è sempre stata la sua forza. Lavora con il materiale umano che gli viene messo a disposizione. Ma per riportare la pace tra società e tifoseria e per far crescere il progetto Commisso stavolta dovrà fare un po' di violenza al suo carattere. Dovrà pretendere pochi acquisti mirati e meno scommesse. Firenze è pronta ad accogliere Pioli tra gli applausi ma pretende che lui diventi il garante di una città che ha bisogno assoluto di tornare a vincere.