
Italia, Gattuso: "In questi giorni ho chiamato 35 giocatori". E parla anche di Chiesa
"È un sogno che si avvera e spero di essere all’altezza del ruolo". Parole di Gennaro Gattuso, nuova guida dell'Italia, che quest'oggi presso l'hotel Parco dei Principi di Roma si presentato ufficialmente come 23° commissario tecnico unico della storia della Nazionale. In conferenza stampa, tra i molteplici temi affrontati, l'ex centrocampista si è soffermato in particolar modo anche su quello che sarà il lavoro personale nei prossimi mesi: "Come cambia il mio lavoro da CT? La quotidianità sarà diversa. Spero di non stressare troppo i colleghi della Serie A e chi lavora all'estero, l'obiettivo è vedere un paio di giorni di allenamento, parlare coi giocatori e vedere le partite. Sarà questa la vita, treni, aerei, vedere i giocatori e fare le scelte migliori...".
Ha individuato qualche giocatore tra quelli non chiamati da Spalletti?
"Io in questi giorni ho chiamato 35 giocatori, vediamo cosa dice il campionato. Ci sono giocatori che sono rimasti fuori ma magari possono darci una mano. Ho parlato anche con Chiesa e gli ho detto che deve trovare il modo di giocare con continuità: vale per lui come per gli altri".
Cosa ha pensato vedendo la gara con la Norvegia?
"La pressione la porta la maglia azzurra, siamo la Nazionale che ha vinto quattro Mondiali e restare due volte fuori dalla fase finale è un peso. Dobbiamo essere bravi a reagire. La gara con la Norvegia l'ho vista, è stata una gara difficile. Loro andavano 3-4 volte più forti di noi, alcuni nostri giocatori venivano da una sconfitta forte in Champions e in quel momento non abbiamo avuto la loro forza".
Ha individuato qualche giocatore tra quelli non chiamati da Spalletti?
"Io in questi giorni ho chiamato 35 giocatori, vediamo cosa dice il campionato. Ci sono giocatori che sono rimasti fuori ma magari possono darci una mano. Ho parlato anche con Chiesa e gli ho detto che deve trovare il modo di giocare con continuità: vale per lui come per gli altri".
Cosa ha pensato vedendo la gara con la Norvegia?
"La pressione la porta la maglia azzurra, siamo la Nazionale che ha vinto quattro Mondiali e restare due volte fuori dalla fase finale è un peso. Dobbiamo essere bravi a reagire. La gara con la Norvegia l'ho vista, è stata una gara difficile. Loro andavano 3-4 volte più forti di noi, alcuni nostri giocatori venivano da una sconfitta forte in Champions e in quel momento non abbiamo avuto la loro forza".
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