Gattuso ha già chiamato 35 giocatori, non Acerbi. E per Chiesa il messaggio è chiaro

Nella conferenza stampa di presentazione Gennaro Gattuso ha mostrato idee piuttosto chiare su quale può essere il gruppo azzurro da cui ripartire il prossimo settembre. "Ho già contattato 35 giocatori", ha dichiarato il neo commissario tecnico che ha chiesto ai giocatori grande senso di responsabilità e completa disponibilità. Anche se non si è al meglio fisicamente. "Con 50-60 gare l'anno i dolorini sono all'ordine del giorno. Se io non avessi giocato tutte le partite in cui avvertivo dolorini, oggi avrei una cinquantina di partite in meno".
Gattuso nel giorno del suo insediamento ha preferito non entrare nel merito delle possibili convocazioni. Però un paio di eccezioni le ha fatte e quando gli è stato chiesto di Francesco Acerbi, la pietra dello scandalo dell'ultimo ritiro azzurro, ha risposto così: "C'è Acerbi tra i 35 giocatori sentiti? No, non ho parlato con lui. Acerbi sta dando al calcio, si è parlato tantissimo ma non è una problematica che ha toccato me. Da parte mia le scelte però sono diverse: nulla contro Acerbi ma non l'ho chiamato, anche se c'è rispetto e stima. Ho chiamato giocatori più giovani che in questo momento credo ci possano dare una mano".
Acerbi, 37 anni, non è oggi tra i giocatori presi in considerazione da Gattuso per le prossime convocazioni nonostante l'ultima eccellente stagione. L'occhio del nuovo commissario tecnico è rivolto verso calciatori con un'altra carta d'identità. Verso, ad esempio, quel Federico Chiesa che il nuovo CT proprio come Spalletti considera uno dei migliori giocatori italiani a disposizione. Però Chiesa deve tornare a giocare, tassativamente. Deve tornare protagonista se vuole ritrovare la Nazionale: "Ho parlato con Chiesa e gli ho detto che deve trovare il modo di giocare con continuità: vale per lui come per gli altri". Più chiaro di così...
