
Di Gregorio: "Vincere il Mondiale per Club? Certo che ci pensiamo. Siamo la Juventus"
"Vincere il Mondiale? Certo che ci pensiamo, siamo la Juventus". Non ha dubbi Michele Di Gregorio. La Juventus è reduce dal successo contro il Wydad nella seconda giornata del Mondiale per Club statunitense e adesso si prepara all'ultima sfida contro il Manchester City prima delle gare ad eliminazione diretta. Il portiere bianconero, intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si è soffermato proprio su questa competizione:
"Quando sei alla Juventus l’unico pensiero è vincere sempre. Dopo due vittorie nelle prime due partite del girone penso sia ancora più giusto crederci. Siamo qui per onorare al meglio la manifestazione e, siccome siamo la Juventus, anche per vincerla". L'esterno difensore si è poi concentrato sul tecnico Igor Tudor: "Al di là dei discorsi e degli aspetti tattici, sempre importanti, Tudor è stato bravo soprattutto a toccare le corde giuste della squadra a livello emotivo. Quando è arrivato alla Juventus a fine marzo, noi venivamo da due sconfitte pesanti ed era difficile rialzarsi. Ma lui è riuscito.
Tudor ci ha chiesto aggressività, tantissima corsa, intensità ed è quello che ci permette tuttora di stare bene in campo. Tanto nel debutto al Mondiale quanto contro il Wydad ho visto una squadra messa bene in campo e a livello fisico per 95 minuti"
"Quando sei alla Juventus l’unico pensiero è vincere sempre. Dopo due vittorie nelle prime due partite del girone penso sia ancora più giusto crederci. Siamo qui per onorare al meglio la manifestazione e, siccome siamo la Juventus, anche per vincerla". L'esterno difensore si è poi concentrato sul tecnico Igor Tudor: "Al di là dei discorsi e degli aspetti tattici, sempre importanti, Tudor è stato bravo soprattutto a toccare le corde giuste della squadra a livello emotivo. Quando è arrivato alla Juventus a fine marzo, noi venivamo da due sconfitte pesanti ed era difficile rialzarsi. Ma lui è riuscito.
Tudor ci ha chiesto aggressività, tantissima corsa, intensità ed è quello che ci permette tuttora di stare bene in campo. Tanto nel debutto al Mondiale quanto contro il Wydad ho visto una squadra messa bene in campo e a livello fisico per 95 minuti"
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