
Juventus, Alberto Costa: "Con Tudor più opportunità. Il City? Non abbiamo paura"
Direttamente dagli USA arrivano le parole, attraverso le colonne de La Gazzetta dello Sport, di Alberto Costa, terzino arrivato a gennaio alla Juventus dal Vitoria Guimaraes. Il portoghese ha raccontato i primi mesi in bianconero, non privi di difficoltà e non solo.
"All’inizio è stato complicato perché non giocavo, però tutti qui mi sono stati vicini. Adesso voglio continuare a fare bene. Io amo sentire la pressione di un grande club. Perché non giocavo titolare con Motta? Semplicemente una questione di scelte, Motta aveva le sue idee. In campo Tudor ci chiede cose diverse, giochiamo con un altro modulo e io mi sono adattato in fretta. Con lui ho avuto più opportunità e ho lavorato duro per farmi trovare pronto. Ora devo solo continuare così, con la stessa costanza".
Sul match di domani contro il Manchester City nell'ultima giornata della fase a gironi del Mondiale per Club, poi, dice: "Li rispettiamo ma non dobbiamo avere paura e dobbiamo sentirci al loro livello. Non siamo inferiori a nessuno, abbiamo fatto due ottime partite e siamo una grande squadra. Bisogna vincere sempre, gara dopo gara. Ci vuole la mentalità giusta".
"All’inizio è stato complicato perché non giocavo, però tutti qui mi sono stati vicini. Adesso voglio continuare a fare bene. Io amo sentire la pressione di un grande club. Perché non giocavo titolare con Motta? Semplicemente una questione di scelte, Motta aveva le sue idee. In campo Tudor ci chiede cose diverse, giochiamo con un altro modulo e io mi sono adattato in fretta. Con lui ho avuto più opportunità e ho lavorato duro per farmi trovare pronto. Ora devo solo continuare così, con la stessa costanza".
Sul match di domani contro il Manchester City nell'ultima giornata della fase a gironi del Mondiale per Club, poi, dice: "Li rispettiamo ma non dobbiamo avere paura e dobbiamo sentirci al loro livello. Non siamo inferiori a nessuno, abbiamo fatto due ottime partite e siamo una grande squadra. Bisogna vincere sempre, gara dopo gara. Ci vuole la mentalità giusta".
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