
Soulé: "Spalletti mi chiamò per l'Italia, gli spiegai che volevo aspettare l'Argentina"
Nel corso della chiacchierata con i fratelli Edul, youtuber argentini, Matias Soulé ha confermato di essere stato contattato in passato da Luciano Spalletti in vista di una possibile convocazione con la Nazionale argentina: “Sì. Il mio tecnico al Frosinone era in contatto con lui. Mi chiamò mentre ero a casa di Dybala. Mi disse che mi voleva, che avevo il passaporto e che c'erano gli Europei. Poi venne pure al centro sportivo. Ma io gli dissi che volevo aspettare l'Argentina. Mi rispose che capiva. Non fu facile dirglielo, ma seguii il mio cuore”.
L’esterno offensivo della Roma ha spiegato di essere in attesa di una convocazione dall’Argentina: “Sì. So che c'è tanta concorrenza, ma continuo a lavorare. È il sogno di ogni bambino. Non smetterò di sperarci”.
Nel corso dell’intervista, Soulé ha ricordato anche lo spogliatoio della Juventus: “Incredibile. Non ero ancora in prima squadra, ma cominciai ad allenarmi. C'erano Dybala e anche Cristiano Ronaldo. Una volta, CR7 venne a sedersi a pranzo con me un altro compagno. Parlammo per un'ora. Raccontava tutto, anche della sua vita a Madrid. Io ero sotto shock, ma facevo domande. Non ci potevo credere”.
L’esterno offensivo della Roma ha spiegato di essere in attesa di una convocazione dall’Argentina: “Sì. So che c'è tanta concorrenza, ma continuo a lavorare. È il sogno di ogni bambino. Non smetterò di sperarci”.
Nel corso dell’intervista, Soulé ha ricordato anche lo spogliatoio della Juventus: “Incredibile. Non ero ancora in prima squadra, ma cominciai ad allenarmi. C'erano Dybala e anche Cristiano Ronaldo. Una volta, CR7 venne a sedersi a pranzo con me un altro compagno. Parlammo per un'ora. Raccontava tutto, anche della sua vita a Madrid. Io ero sotto shock, ma facevo domande. Non ci potevo credere”.
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