
2 agosto 2012, niente patteggiamento per Antonio Conte. Andrà a giudizio per due partite
Il 2 agosto del 2012 Antonio Conte era in grossi guai. Perché il procuratore federale Stefano Palazzi aveva chiesto - per lui e il suo vice, Angelo Alessio, 15 mesi di squalifica a causa delle presunte combine di un anno prima. Sotto la lente d'ingrandimento di Palazzi c'erano due partite in particolare: Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena.
Quel giorno poi veniva a mancare, definitivamente, l'ipotesi di patteggiamento per i due. C'era stata la possibilità di patteggiare a tre mesi e 200 mila euro di multa, concordata fra il procuratore federale e i legali dei due allenatori.
"Constato che la Figc e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale", aveva detto poi il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. "Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato
Conte alla fine se la caverà con dieci mesi di squalifica, mentre i giocatori - cioè Pepe e Bonucci - saranno assolti. A ottobre, invece, il tecnico riuscì addirittura ad abbassare la sanzione a solamente quattro mesi.
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