
Arthur, il flop più costoso della storia della Juventus. Ancora due anni di contratto
Nel 2020, probabilmente per attutire i colpi del Covid, Barcellona e Juventus operarono uno scambio quasi faraonico. Almeno per le cifre spese e, considerando come è andata, un'emorragia per entrambe. Da una parte c'era il cartellino di Miralem Pjanic, centrocampista bosniaco che alla Juventus ha sempre fatto più che bene. Dall'altra Arthur Melo, giovane, quasi sempre in nazionale brasiliana, elegante e raffinato ma con qualche problema di infortuni di troppo. Valutazioni enormi: da una parte 60 milioni per Pjanic, dall'altra 72 per Arthur.
Cinque anni dopo Arthur è ancora alla Juve dopo tre prestiti: Liverpool, Fiorentina e Girona. Dei 72 milioni ne sono stati ammortati circa una sessantina, con un costo storico intorno ai 12 attualmente a bilancio, ma ancora due stagioni di Juve davanti. O più probabilmente di prestiti. Se non altro lo stipendio è molto più basso: dai 6,5 iniziali, dopo due prolungamenti, si è passato a circa 3,7 annui. Al netto sono stati però circa 28 milioni in cinque stagioni.
Come ogni estate, quindi, Arthur è un esubero e dovrà trovare una soluzione. È il quinto acquisto più costoso della storia della Juventus. Primo Cristiano Ronaldo, poi Higuain per la clausola da 90 milioni, poi Matthijs De Ligt - ceduto tre anni fa - poi Vlahovic per 75 milioni. Poi, appunto, Arthur. Forse il più costoso flop della storia della Juventus. Oggi Arthur compie 29 anni.
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