
Davide Frattesi, dodicesimo uomo di Simone Inzaghi e di Christian Chivu. Con l'idea di salutare
Da qualche anno è il simbolo del dodicesimo uomo. Per Simone Inzaghi Davide Frattesi rappresentava il giocatore perfetto, anche da spedire in panchina. Mai nessun problema, ottima resa da subentrato, gol e qualità, oltre alla freschezza. Da titolare non si può dire la stessa cosa, sebbene sia la sua ambizioni dopo stagioni all'Inter.
Anche per questo nello scorso gennaio c'erano stati due abboccamenti. Il primo con la Roma, il secondo con il Napoli. In giallorosso ci è cresciuto e sarebbe ritornato volentieri, magari riuscendo a rientrare in uno scambio allargata con Pellegrini - autore del gol vittoria ieri contro la Lazio, ma non troppo amato dalla piazza - mentre per gli azzurri c'era stata una richiesta chiara da circa 60 milioni di euro. Troppi per chi cercava un sesto, trovandolo poi in Billing, uomo Scudetto con il suo gol proprio ai nerazzurri.
Niente si è concretizzato, così il centrocampista ex Sassuolo è rimasto a Milano. Pur cambiando allenatore il risultato non è cambiato per niente, visto che anche ora è sempre il dodicesimo uomo, spesso non in campo. A gennaio potrebbero esserci cambiamenti, considerato che nelle rotazioni davanti a lui c'è anche Sucic, croato molto considerato da Chivu. Oggi Davide Frattesi compie 26 anni.
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