Liverpool, il mercato, la Champions e l'Italia. La strana estate di Federico Chiesa

La strana estate di Federico Chiesa. Può essere questo il titolo del film - oltreché del nostro podcast odierno - che ha come protagonista l'esterno italiano in forza al Liverpool. Già, il Liverpool che dà... e il Liverpool che toglie. Perché nel calcio si sa, basta poco per passare dalla gioia alla delusione. Chiesa è rimasto in Premier e ha deciso la prima giornata di campionato con un gol poco prima del gong. Ma per la seconda stagione di fila non disputerà la Champions League, almeno nella prima fase. Escluso dalla lista dei 22 Reds scelti dal tecnico Arne Slot per prendere parte alle prime otto partite della massima competizione continentale, a Chiesa è stato preferito Rio Ngumoha, il 17enne che pochi giorni fa ha regalato al Liverpool il prezioso successo nel recupero in casa del Newcastle. Chissà se Chiesa si immaginava uno scenario del genere qualche settimana fa, quando - dopo essere stato rassicurato in prima battuta da Slot, lo stesso che lo ha accolto un anno fa nel momento del suo acquisto dalla Juventus e dell'approdo in Premier League - ha deciso di chiudere una volta per tutte la porta alle voci di mercato per rimanere al Liverpool. "Io qui sono felice qui, sono in una delle squadre più forti al mondo", aveva detto a metà agosto. Ora la parabola dell'ex attaccante di Fiorentina e Juventus appare difficilmente decifrabile, anche in chiave azzurra. La decisione di non trasferirsi, lo spazio conquistato nelle prime uscite del Liverpool, poi l'esclusione dalla lista Champions e da quella dei convocati di Gattuso. Insomma, una trama fitta di sali-scendi, ma che può regalare altri capitoli positivi, se si considera la tempra mostrata dallo stesso Chiesa in questi anni. Del resto, siamo soltanto ai primi di settembre.