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Bologna, Motta: "Affrontiamo una grande. La motivazione ce la dà la nostra gente"TUTTO mercato WEB
venerdì 28 aprile 2023, 17:07Serie A
di Micol Malaguti

Bologna, Motta: "Affrontiamo una grande. La motivazione ce la dà la nostra gente"

A due giorni dalla sfida contro la Juventus, l'allenatore del Bologna Thiago Motta, ha parlato in occasione della consueta conferenza stampa pre partita. Di seguito le dichiarazioni del tecnico rossoblù.

Bologna aspetta molto questa partita. Anche per lei è una gara importante oppure solo l'occasione per rivedere il Bologna del pre Verona?
"A Verona abbiamo fatto la partita che dovevamo fare contro una squadra che ha difeso bene, e quando si incontrano squadre che si chiudono molto non è mai facile segnare. Il nostro presente è affrontare una squadra top del campionato come la Juve, lo faremo con grande impegno, cercando di essere concreti e pragmatici come abbiamo sempre fatto".

La Juve ha un modo di giocare che non è diverso da altre di più bassa classifica, aspetta molto. Il Bologna deve imparare a fare la partita anche contro questo tipo di gioco?
"Non è mai facile, anche all'estero chi lotta per vincere il campionato fatica a giocare contro chi si difende molto basso. La Juventus ha una rosa importante ma nel loro gioco spesso stanno dietro e cercano di creare spazi per quando hanno la possibilità di attaccare. Noi dovremo essere svegli e attenti".

Visto l'infortunio di Sansone, un possibile schieramento offensivo potrebbe essere quello formato da Orsolini, Kyriakopulous e Barrow e Zirkzee che si contendono il ruolo di punta?
"Si è una soluzione possibile, ma abbiamo anche Aebischer che sta bene e vedremo nell'ultimo allenamento quale sarà la modalità migliore per affrontare la Juve".

Arnautovic sarà in panchina domenica?
"No, Marko ora sta bene dal punto di vista medico, ma deve riprendere condizione. Ora seguirà una preparazione fisica ad hoc per recuperarla al meglio".

Cosa le dà di più Aebischer di Orsolini, dal primo minuto?
"Sono due giocatori diversi con qualità differenti, ma entrambi possono iniziare o subentrare mantenendo alto il livello della partita".

Cambiaso come sta?
"Bene, molto bene. Ha fatto un grande lavoro, è in forma ed è già tornato in gruppo".

Da ex interista, cos'è per lei la Juventus?
"Non ho tempo di pensare a queste cose, io mi concentro sul Bologna e su come affrontare la prossima nostra avversaria".

Ha sempre chiesto allenamenti ad alta intensità ma alcuni giocatori sono parsi stanchi: è stanchezza mentale o fisica?
"Non vedo questa stanchezza. In squadra non ci sono giocatori stanchi anche questa settimana si sono allenati ad altissima intensità".

Come convince i giocatori a stare qualche metro più avanti?
"Mi convincono loro. In settimana valuto la possibilità di spostarli solo se mi danno la disponibilità di farlo. Abbiamo tanti giocatori che possono interpretare più ruoli molto bene ed è per questo che ogni tanto si cambia, anche in partita".


Che consegne dà a Ferguson?
"Ferguson è l'esempio giusto. Ha grande qualità tecnica e fisica, disponibile, che si esprime al massimo nelle tre posizioni di centrocampo ma quando è vicino alla porta è capace di fare gol: dipende tantissimo da lui, io cerco solo di metterlo nella migliore condizione per affrontare una partita o per fare il bene del gruppo".

Quanto teme la "rabbia" della Juve?
"Sono una grande squadra: noi dobbiamo affrontarli con i nostri mezzi, cercando di essere concreti e di gestire bene i momenti che saranno dalla nostra parte e quelli dalla loro".

È in arrivo il presidente: intavolerete una chiacchierata sul futuro dopo la partita?
"Al momento giusto lo faremo: parleremo degli obiettivi che ha questa realtà ma oggi penso al presente ovvero alla Juventus".

Allegri è ancora uno degli allenatori italiani più forti in circolazione?
"La sua storia parla da sé, è da considerare uno dei migliori".

Come sta Zirkzee?
"Lui sa quali sono le sue qualità, deve continuare a fare del suo meglio per alzare il suo livello e quello del gruppo".

Qual è il momento giusto per parlare degli obiettivi del club?
"Sempre, con i dirigenti si parla tutti i giorni, con il presidente ancora no".

Che gioco motivazionale ha usato questa settimana in vista della Juventus?
"Non ce n'è stato bisogno: avremo lo stadio pieno, con la gente che spingerà i ragazzi fino alla fine, e affronteremo questa gara insieme a loro dando il nostro massimo. I ragazzi stanno bene e sanno quale responsabilità abbiamo".

Che contributo danno i giocatori che per infortunio non sono disponibili, o quelli che al momento hanno meno spazio?
"Questa è la cosa più difficile. De Silvestri, Medel, Sosa si allenano bene tutti i giorni, nonostante abbiano meno spazio degli altri e questo non è facile. Questo è un privilegio che abbiamo, avere giocatori che si impegnano e hanno grande responsabilità. Dobbiamo solo ringraziarli".

Bonifazi?
"Sta bene, si allena col gruppo. Nel post infortunio ha avuto qualche difficoltà, qualche dolore al ginocchio, ora sta riprendendo la condizione fisica ma sta bene e si prepara per dare il suo contributo alla squadra".

Nell'ultimo quarto d'ora Dominguez a Verona è stato trascinante. Ha i cromosomi per essere un leader in futuro?
"Dipende come sempre da lui. È fantastico, sempre disponibile, si allena bene, è attento. Magari deve imparare a gestire meglio l'entusiasmo senza però fermarlo".