Filippo Ghioldi, apprendista bandiera: nuova Aurora per la Pro Patria

Sul 2020 della Pro Patria torna subito il sorriso, portato in dote alla squadra di mister Javorcic dal successo esterno ai danni della Pergolettese. In un crocevia importante per la corsa verso la salvezza, la formazione di Busto Arsizio si è imposta con un netto 0-3, che ha permesso ai tigrotti di incrementare il margine sulla zona rossa del Girone A del campionato di Serie C. Ad aprire le marcature ci ha pensato Filippo Ghioldi, classe ’99 che rappresenta alla perfezione la sintesi tra passato, presente e futuro dei biancoblù.

Che centenario! - Nonostante la giovane età, Ghioldi è già un pilastro della Pro Patria, la cui maglia rappresenta una sorta di seconda pelle per il ragazzo nativo di Mozzate, in provincia di Milano. Dopo gli inizi nell’Inter, Filippo ha sposato la causa dell’Aurora, percorrendo un camino che dalle giovanili lo ha portato dritto in prima squadra, in un momento storico più che mai significativo per il club bustocco. Nel 2017/18, infatti, il classe ’99 ha contribuito alla conquista della promozione in Serie C, impreziosita anche dalla vittoria dello Scudetto di Serie D. Un successo che, oltre a riportare la Pro Patria tra i professionisti, ha permesso ai tigrotti di sfoggiare sul petto il tricolore proprio nella stagione dei festeggiamenti per il centenario del club, celebrato il 28 febbraio 2019. Centrata la salvezza, Ghioldi si sta riconfermando come una delle certezze in casa biancoblù, tanto da essersi già meritato il rinnovo del contratto fino al 2022. E contro la Pergolettese, al rientro da titolare dopo un problema alla caviglia che lo aveva frenato al termine dello scorso anno, Filippo ha messo subito a referto un sigillo importante, con un preciso destro in diagonale grazie al quale ha spianato la strada al 3-0 esterno dei suoi.

Apprendista bandiera - Nato come attaccante esterno, ma brillantemente riconvertito nel ruolo di mezzala, Ghioldi è una risorsa preziosa per il centrocampo di mister Javorcic, che può impiegarlo indifferentemente su entrambi i settori della mediana. Destro naturale, ma capace di gestire efficacemente il pallone anche col mancino, Filippo spicca per qualità tecnica e capacità di sentire la porta quando si inserisce in zona offensiva, mentre sta ancora apprendendo i fondamentali di una fase difensiva di fatto scoperta appieno col passaggio al nuovo ruolo. Fisico non imponente, con un’altezza che non raggiunge il metro e ottanta, il classe ’99 nativo di Mozzate possiede però fibre nervose e buona propensione al corpo a corpo, caratteristiche che lo hanno reso in breve tempo un interno di centrocampo pronto all’uso nel calcio professionistico. Un salto di categoria reso possibile anche dall’intelligenza superiore alla media, dote che gli permette di mascherare alcune lacune in campo e che lo rende un ragazzo brillante fuori (è iscritto all'Università Cattaneo, ndr.). Freddo anche nei momenti più caldi del match e applicato in ogni allenamento, Ghioldi studia da bandiera di una Pro Patria che lo ha cresciuto fino a vederlo diventare uomo, trovandosi in casa una giovane… Aurora sulla quale costruire un presente e un futuro radiosi.