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Riparte la A. Spadafora: "Pronto ad un intervento normativo per il calcio in chiaro"
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato ai microfoni di Rai2 in merito alla ripresa del campionato di calcio “La preoccupazione continua ad esserci ed è quella che ci ha portato a prendere decisioni con la giusta responsabilità. Quando eravamo in difficoltà con le terapie intensive c’erano pressioni dal mondo del calcio che erano paradossali. Adesso che si può è giusto riprendere e sono felice che lo si faccia con la Coppa Italia con il 17 giugno la finale nell’anniversario di Italia-Germania. Dovremo comunque continuare ad avere la massima attenzione perché non siamo ancora fuori.
Serie B e Serie C?
“Quando abbiamo incontrato la FIGC ieri erano presenti anche queste due leghe. Hanno accettato anche loro i protocolli. La Lega Pro ha palesato difficoltà economiche per questi protocolli, ma queste sono situazione sulle quali dovrà lavorare la Federazione.”
Le partite in chiaro?
“Abbiamo la necessità di evitare assembramenti nei luoghi pubblici con la ripresa dei campionato e ho chiesto la disponibilità ai broadcaster e continuerò a lavorare anche solo per qualche partita. Non escludo un intervento normativo per salute e ordine pubblico, ma prima di tutto punterò sul dialogo”.
I giocatori non volevano riprendere?
“Sì e le stesse dichiarazioni di Tommasi vanno in quella direzioni. Noi come Governo siamo stati coerenti con la Lega che ha visto invece posizioni diverse. Io mi auguro che adesso ognuno si possa prendere le sue responsabilità”.
I contributi dello Stato anche ai lavoratori sportivi?
“Pochi minuti fa abbiamo terminato i contatti con il Ministero dell’Economia. A partire da mercoledì poteremo pagare l’indennità a tutti i collaboratori sportivi. La riceveranno tutti, sia coloro che hanno presentato la domanda a marzo e sarà valida anche per aprile e maggio”.
Gli altri sport?
“Con il DPCM del 15 giugno ci auguriamo che possa ripartire anche tutte quelle piccole realtà che sono elementi di aggregazione e socialità importanti nel nostro Paese”.
Serie B e Serie C?
“Quando abbiamo incontrato la FIGC ieri erano presenti anche queste due leghe. Hanno accettato anche loro i protocolli. La Lega Pro ha palesato difficoltà economiche per questi protocolli, ma queste sono situazione sulle quali dovrà lavorare la Federazione.”
Le partite in chiaro?
“Abbiamo la necessità di evitare assembramenti nei luoghi pubblici con la ripresa dei campionato e ho chiesto la disponibilità ai broadcaster e continuerò a lavorare anche solo per qualche partita. Non escludo un intervento normativo per salute e ordine pubblico, ma prima di tutto punterò sul dialogo”.
I giocatori non volevano riprendere?
“Sì e le stesse dichiarazioni di Tommasi vanno in quella direzioni. Noi come Governo siamo stati coerenti con la Lega che ha visto invece posizioni diverse. Io mi auguro che adesso ognuno si possa prendere le sue responsabilità”.
I contributi dello Stato anche ai lavoratori sportivi?
“Pochi minuti fa abbiamo terminato i contatti con il Ministero dell’Economia. A partire da mercoledì poteremo pagare l’indennità a tutti i collaboratori sportivi. La riceveranno tutti, sia coloro che hanno presentato la domanda a marzo e sarà valida anche per aprile e maggio”.
Gli altri sport?
“Con il DPCM del 15 giugno ci auguriamo che possa ripartire anche tutte quelle piccole realtà che sono elementi di aggregazione e socialità importanti nel nostro Paese”.
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