
La Lazio dura un tempo, il Milan ne approfitta: ora la classifica preoccupa
Un primo tempo buono con la sensazione di non aver approfittato di tante possibili occasioni, una ripresa da spettatrice davanti a un Milan che cresceva con il passare dei minuti. Si spiega così il 2-0 con cui i rossoneri battono la Lazio a San Siro. Ancora una volta l’approccio alla partita nelle seconde frazioni è fatale ai capitolini. Una sconfitta, la quarta in sette partite, che riaccende l’allarme dopo i segnali intravisti contro il Torino. Troppo timida nella prima frazione quando avrebbe potuto affondare il colpo, mentre nella ripresa la Lazio ha lasciato troppo l’iniziativa agli avversari che hanno fatto loro l’intera posta in palio. Pulisic e Okafor risolvono così il match e fanno salire il Milan a 18, mentre la Lazio resta ferma a 7 nella seconda colonna della classifica.
FORMAZIONI - Tante novità per la Lazio con Immobile che non sta bene e lascia il posto a Castellanos al centro dell’attacco. In difesa torna Hysaj al posto di Lazzari con Marusic che torna a destra per contenere Rafael Leao. Romagnoli gioca nonostante la frattura al naso. A centrocampo confermati Luis Alberto e Rovella, mentre Guendouzi parte al posto di Vecino. Nel Milan confermato Adli, mentre Kjaer affianca Tomori e concede un turno di riposo a Thiaw.
PRIMO TEMPO - Inizia bene la Lazio che gioca finalmente con una difesa alta e non ha paura di gestire il pallone. La prima chance è proprio per i biancocelesti con Felipe Anderson che si lancia su un pallone vagante, entra in area e calcia di sinistro, ma la conclusione non è precisa ed esce. Potenziali occasioni da una parte e dall’altra, ma le due difese reggono bene in un match piacevole. Le ripartenze della Lazio continuano e ancora Felipe Anderson va al tiro dai venti metri, palla fuori di poco. Pioli perde Loftus Cheek e al suo posto entra Musah. Si accende Rafael Leao che impegna di sinistro Provedel, mentre Castellanos calcia troppo debolmente e Maignan blocca. La Lazio dà la sensazione di avere tante occasioni nelle ripartenze, ma commette troppi errori nell’ultimo passaggio. Il Milan tiene più il possesso del pallone, ma la compattezza biancoceleste non dà aria alla sua manovra. La gara diventa una lotta su ogni pallone e allo scadere una grande occasione per parte. La prima è per il Milan con Giroud che costringe Provedel a superarsi, sulla respinta Reijnders prova il colpo di tacco e colpisce la parte esterna del palo. Sul capovolgimento di fronte Castellanos triangola con Felipe Anderson e calcia, ma la palla è centrale e Maignan blocca. Dopo due minuti di recupero finisce una prima frazione divertente e molto combattuta.
SECONDO TEMPO - Il Milan inizia meglio la ripresa. I rossoneri sono più aggressivi e tolgono tempo e spazio alla Lazio che sembra meno concentrata rispetto alla prima frazione. La squadra di Sarri sembra addormentata e Pulisic si fa trovare pronto su una palla sporca e batte Provedel. Sarri corre ai ripari e richiama Rovella e Vecino per inserire Vecino e Kamada. Pioli risponde con Pobega, Florenzi e Okafor per Adli , Calabria e Giroud. Lazio che trova pochi spazi e proprio l’ex Salisburgo va al tiro con Provedel che mette in angolo eu cui è Tomori a impensierire l’ex Spezia. I cambi non bastano e così Sarri inserisce Immobile e Pedro al posto di Castellanos e Felipe Anderson. Lo spagnolo scalda subito i guanti di Maignan, ma il tiro è debole e centrale. Le conclusioni più pericolose sono del Milan con Pulisic che prova il bis al 77’, ma stavolta Provedel respinge. Reijnders e Luis Alberto non sono precisi. Ultime mosse poi con Isaksen da una parte e Chukwueze dall’altra con i tecnici che provano a incidere. Il danese si accende all’85’, ma la chiusura di Florenzi salva il Milan. All’88’ la Lazio si distrae e concede campo a Rafael Leao che si beve Casale e offe a Okafor il più facile dei palloni. Pedro riaprirebbe il match in pieno recupero, ma un precedente fuorigioco di Immobile è l’ennesima delusione per le aquile.
Pubblicato il 30/09







