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La profezia di Hernanes: "Napoli favorito per lo scudetto, sul podio anche Juve e Milan"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ieri alle 20:38Serie A
di Giacomo Iacobellis

La profezia di Hernanes: "Napoli favorito per lo scudetto, sul podio anche Juve e Milan"

Nel corso dell'intervista concessa al TMW Magazine, l'ex calciatore Hernanes ha detto la sua anche sulla lotta scudetto in vista della prossima stagione: "Il Napoli resta il grande favorito. Vedo molto bene anche la Juve e sul podio metto il nuovo Milan di Allegri. L’Inter, invece, mi sembra un pochino sotto", il commento dell'ex centrocampista - tra le tante - di Lazio, Inter e Juventus. La nuova vita di Hernanes Barbera d'Asti Superiore DOCG "Efraim", Barbera d'Asti DOCG "Profeta", Grignolino d'Asti DOC "Saudade" e Brachetto DOC "Momentum". Chissà se l'avrebbe mai predetto, il “Profeta”, che un giorno avrebbe appeso gli scarpini al chiodo per dedicarsi al vino? Dal campo di gioco al campo vero e proprio, è qui - nell’Astigiano, a Montaldo Scarampi - che Hernanes ha deciso di lanciare la sua Ca’ del Profeta: cantina, ristorante e relais. Un vino per ogni sua ex squadra Oggi 40enne, Hernanes ha inevitabilmente infuso nei suoi vini anche il proprio passato calcistico: Lazio, Inter e Juventus. "Ai biancocelesti abbinerei il mio ‘Saudade’, parola che in portoghese significa nostalgia. Alla Lazio ho avuto il mio primo impatto con il calcio italiano e, proprio grazie a quei quattro anni, sono riuscito a entrare nel cuore di tanti tifosi biancocelesti e italiani. Ancora oggi, ogni volta che penso alla Lazio e a Roma, non posso che sentire la saudade", ricorda con emozione. "Alla Juve invece associo il Barbera d’Asti Superiore: in bianconero ho vinto uno scudetto e giocato la Champions League, realizzando il mio sogno. Da qui il paragone con un vino intenso e strutturato". E l’Inter? "Il mio Barbera d’Asti che non passa in legno. Quando ho lasciato la Lazio, pensavo che l’Inter sarebbe stata la mia destinazione definitiva. Non è andata così, e questo vino non sarebbe neanche dovuto esistere. Ma restano, rispettivamente, una bella esperienza e un buon vino". Leggi qui l'intervista integrale a Hernanes