
Il Como batte la Lazio e manda un segnale a tutte le big. Nico Paz rimane in riva al lago
Il Como conferma alla prima uscita le aspettative della vigilia, mentre la Lazio esce con delle ferite da doversi leccare e delle riflessioni inevitabili dalla trasferta in riva al lago. Il 2-0 del Sinigaglia racconta bene, infatti, da una parte le ambizioni dei lombardi e dall’altra le difficoltà di gestione del Sarri 2.0 in un’estate, quella del suo ritorno sulla panchina biancoceleste, nella quale non è stato possibile acquistare nessuno.
Nella sua analisi post-partita, lo stesso Sarri è sembrato non aver ancora capito bene le proporzioni della sconfitta appena incassata dalla sua squadra: "Speriamo sia una brutta giornata da parte nostra e che questo differenziale tecnico non sia reale. Anche se un po' me l'aspettavo. Così è troppo...", ha detto l'allenatore della Lazio nel corso della conferenza stampa post-partita. Ha usato parole più dirette e più dure Cataldi.
In casa Como invece c'è chi parla già di corsa all'Europa. Non l'ha fatto un comunque felice Fabregas: "Un pezzettino dopo l'altro, alla fine la squadra diventa forte. Non succede in un giorno, ma servono lavoro e pazienza. Non perché con i soldi si vince subito. C'è tanto lavoro dietro, con personalità, tecnica e tattica, anche a livello individuale". Intanto, per certificare l'ambizione, è stato respinto un nuovo assalto del Tottenham, da 70 milioni di euro, per Nico Paz, mattatore assoluto della sfida contro la Lazio con un assist e un gioiello su punizione.
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