Milinkovic demotivato? No, è tornato illegale
"Ha svolto un ritiro strepitoso", aveva detto Inzaghi nella conferenza di sabato. Ieri è tornato sull'argomento: "Avere un Milinkovic così motivato non può che farmi piacere".
Ovvio, non tutti gli allenatori possono avere il privilegio di avere un talento così tra le mani. Il tecnico non è stato l'unico che si è complimentato con l'ex Genk. "Mi ha fatto un assist meraviglioso, lui come Luis Alberto" ha sottolineato Immobile nel post partita. "Ma che giocatore sei?", gli ha invece scritto Correa su Instagram dopo che Strakosha gli ha ricordato che lui è il Sergente del gruppo. "Mostro" e "fenomeno" sono stati invece i commenti degli ex Pedro Neto (ora al Wolverhampton) e Romulo, tra i tanti applausi di altri suoi compagni, membri dello staff e soprattutto tifosi. Era da tempo che non giocava su questi livelli, anche se nessuno ha mai messo in dubbio - e mai metterà - il suo valore. Innegabile. È forse il gioiello più prezioso nella vetrina biancoceleste, tornato a brillare dopo un anno leggermente in chiaro-scuro, sicuramente al di sotto delle aspettative. Le cause sono tante ma meglio non pensare a quel che è stato - o non è stato - perché piuttosto a Formello vogliono concentrarsi su ciò che sarà. Perché se le premesse sono quelle di Marassi, il libro della stagione che verrà scritto non potrà non avere il lieto fine.