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ESCLUSIVA MN - Sosa: "Spero che il Milan possa tornare in alto. Domani gara di grande importanza contro il Napoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 22 novembre 2019, 17:00Primo Piano
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

ESCLUSIVA MN - Sosa: "Spero che il Milan possa tornare in alto. Domani gara di grande importanza contro il Napoli"

Milan-Napoli è una partita molto importante per entrambe le squadre e potrebbe essere un crocevia soprattutto per i rossoneri. Della gara e del momento del Milan ne abbiamo parlato con José Sosa, che ha vestito la maglia milanista nella stagione 2016-17, ma anche ex del Napoli.

Sosa, sabato c’è Milan-Napoli che in Italia è la sua partita. Per chi tiferà?
“Tiferò per un bello spettacolo, che verrà messo in mostra nella cornice di San Siro, uno degli stadi più belli del mondo e, probabilmente, il più bello dove ho giocato. Voglio bene sia al Milan sia al Napoli, perché hanno rappresentato due momenti importanti della mia carriera in Italia”.

Quindi niente pronostico?
“No, no. Lasciamo che sia il campo a parlare”.

Che idea si è fatto del Milan in questi anni?
“E’ un momento difficile, dove sembra che non sia ancora stata trovata la strada giusta per portare il Milan dove merita. Io mi auguro, con tutto il cuore, che il club torni dove merita. Ovvero al top del calcio mondiale. Non solo per la sua storia, ma anche per i suoi tifosi, che sono straordinari”.

In rossonero lei ha giocato anche da regista. Le piace Bennacer?
“Montella mi aveva chiesto di giocare in quella posizione in alcune partite perché eravamo in emergenza, e io ho accettato di adattarmi anche se il mio ruolo ideale è un altro. Per quanto riguarda Bennacer, è un giocatore che mi piace. È giovane, ha un’ottima tecnica, sa giocare sia in dinamica sia in fase statica e sa toccare benissimo il pallone”.

Sabato toccherà al suo connazionale Biglia giocare dall’inizio. È l’uomo giusto per una partita come quella con il Napoli?
“Lucas è un grande. Gli voglio molto bene. Ha grande esperienza e sono sicuro che sia l’uomo giusto per giocare in quel ruolo in una partita importante e delicata come quella di domani”.

Secondo lei il Milan può puntare al quarto posto o potrà arrivare al massimo in Europa League?
“Io spero di sì. Tutti quelli che tifano Milan devono credere alla possibilità di arrivare in Champions, anche se il momento non è positivo”.

Che cosa sta mancando al Milan per tornare grande?
“Difficile dire da fuori cosa manca. Posso dire che i calciatori devono pensare solamente a fare il loro lavoro al massimo, anche perché hanno tutto per potersi esprimere al meglio. A Milanello non manca niente e Milano è una città fantastica per un calciatore, che può pensare solo al suo lavoro. Anche fuori dal campo, la società deve lavorare al massimo delle sue possibilità per riportare in alto il Milan”.

Qual è il ricordo più bello che ha della sua esperienza rossonera?
“Sicuramente la Supercoppa Italiana del 2016 a Doha, dove vincemmo ai rigori contro la Juventus. Non sono sceso in campo in quella partita, però il gruppo ha fatto un lavoro straordinario ed è stata una vittoria di squadra. E poi la foto di mia mamma con la sciarpa del Milan che avevo quando ero piccolino. E poi volevo ricordare una cosa del mio passato”.

Ci dica.
“Avevo 15 anni e sono venuto a fare i primi provini per le squadre italiane e sono stato ospitato dalla famiglia Martinelli, che mi ha trattato come un figlio. Gli sono molto grato e mi ha fatto un grande piacere ritrovare Michele, quasi 15 anni dopo, a Milanello per un evento commerciale. È un legame bellissimo che dura e che durerà nel tempo”.

Per quel che riguarda il Napoli. Cosa pensa della squadra di Ancelotti?
“Mi piace il gioco del Napoli. Rispetto a quando ci ho giocato io, è cambiato tutto. Ma è molto bello, giocano un calcio offensivo e propositivo. E Ancelotti è un grande allenatore che troverà la soluzione giusta per risolvere la situazione attuale”.

Dopo l’esperienza in Turchia, ha già deciso cosa fare?
“Ancora no. Questo è il mio ultimo anno di contratto e devo decidere insieme alla mia famiglia cosa fare e quale esperienza intraprendere”.