Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Primo Piano
Nuovo stadio, Cardinale scende in campo e l'acquisto de La Maura. Il punto di Gazzetta e CorSeraTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 2 marzo 2023, 10:00Primo Piano
di Francesco Finulli
per Milannews.it

Nuovo stadio, Cardinale scende in campo e l'acquisto de La Maura. Il punto di Gazzetta e CorSera

Gli ultimi giorni hanno visto un'accelerazione ma allo stesso tempo uno stravolgimento dei progetti di Milan e Inter per la realizzazione di un nuovo stadio. Tutto è cominciato martedì mattina quando Scaroni e Antonello (Ceo dell'Inter) sono stati ricevuti dal sindaco Sala e il presidente del Milan ha rivelato l'interesse rossonero per la zona dell'ippodromo de La Maura dove costruire uno stadio in solitaria. Questo ha scatenato una serie velocissima di conseguenze che hanno messo in mezzo Cardinale, Furlani, la Snaitech e diversi vincoli. Il punto della Gazzetta dello Sport e del Corriere della Sera.

Cardinale sul territorio

Come riporta la Gazzetta questa mattina, ieri è stato il grande giorno di Gerry Cardinale a Milano. Un avvenimento non di poco conto se si considera che le altre incursioni del proprietario del Milan in terra meneghina erano state in occasione del passaggio di proprietà e pochissime altre volte. Questo significa che i piani del club rossonero sono chiari e serissimi. Un viaggio, quello di Cardinale, che non fa che irrobustire la volontà del club rossonero di costruirsi un proprio stadio. E la parola chiave che sarebbe stata comunicata al primo cittadino Sala sarebbe stata una soltanto: urgenza. Il Milan ha la volontà di capire al più presto che direzione imboccare, dopo anni di tentennamenti e rinvii. Oltre a San Siro, al club di via Aldo Rossi rimangono tre ipotesi sul tavolo delle quali La Maura sembra oramai essere la principale. Cardinale vuole sfruttare il mese di marzo per capire la fattibilità dell'operazione, che presenta alcuni vincoli e criticità, con l'obiettivo di avere qualcosa di concreto in mano per il mese di aprile. La priorità sarebbe comunque quella di rimanere entro le mura cittadine.

Questione di vincoli

Il mese di marzo diventa dunque fatidico per il Milan anche per questioni extra campo. Le alte sfere rossonere dovranno capire la fattibilità dell'operazione La Maura, tenendo conto dei vincoli che potrebbero esserci. Già, perchè la questione relativa al nuovo stadio, alla fine, è solo una luna serie di vincoli. È così per San Siro: dopo il dibattito pubblico i tempi si sono ulteriormente allungati per un vincolo storico che poteva esserci sull'impianto. Vincolo che a detta di Emanuela Carpani, nuova sovrintendente all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio non ci sarebbe fino al 2025 ma che da quella data in avanti potrebbe essere inserito e non permetterebbe più la demolizione di San Siro, o almeno non prima di diversi ulteriori passaggi. Per questo il Milan vuole investire in un altro progetto, quello de La Maura, che, però, presenta anch'esso dei vincoli da non sottovalutare. L'area è di proprietà di Snaitech che ieri ha specificato che nell'accordo di vendita alla società F3A Green (di cui Fcma è socia al 50%) vi sono alcune condizioni da rispettare che tutelano la continuità dell'originaria attività ippiche, con la costruzione di almeno due piste per il trotto e altre aree dedicate. Inoltre la zona è all'interno del Parco Sud, area che sta per passare nelle mani di Palazzo Lombardia, è ci sarebbe da superare un vincolo edilizio. Per fare questo, secondo il Corriere della Sera, il Milan con il Comune e la Regione starebbe pensando a un accordo di programma che permetterebbe di superarlo e quindi di poter edificare un impianto da 70mila posti anche in una zona come quella del Parco Sud.