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Fin troppo Ibradipendenti: l'attacco segna pochissimo e Hauge ha un solo gol in meno di Rebic e LeaoTUTTO mercato WEB
© foto di PHOTOVIEWS
domenica 4 aprile 2021, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Fin troppo Ibradipendenti: l'attacco segna pochissimo e Hauge ha un solo gol in meno di Rebic e Leao

L'unica nota lieta, seppur minima, del brutto pomeriggio pre pasquale, è stato il gol di Jens Petter Hauge, che ha permesso al Milan di incamerare un punticino. Poco, pochissimo, ma spesso un punto può fare la differenza a fine stagione (lo ricordiamo bene, pensando a due anni fa). E Ibra? Zlatan contro la Samp non è stato salvatore della patria, affondando insieme al resto della ciurma: ci si può, ci si deve aspettare di più dallo svedese, ma non si può incolpare il numero 11 per l'anemia milanista. Perché di anemia si tratta.

L'IBRADIPENDENZA - Se non segna Ibra, non segna nessuno. Questa la filastrocca che si recitava già da tempo, rafforzatasi dopo la sfida di ieri. Il fatto che Hauge abbia un solo gol in meno di Leao e Rebic fa capire quanto stia faticando l'attacco rossonero in questa stagione. Probabilmente Pioli si è fidato troppo dei suoi alfieri, confidando che il Diavolo potesse cavarsela con l'ennesimo attacco di "fortuna": né Zlatan né Calhanoglu hanno saputo trovare la stoccata, quindi le scelte di Krunic e Castillejo si sono rivelate poco felici. In ogni caso, non è detto che con Rebic dal primo minuto le cose sarebbero cambiate, considerando la non esaltante stagione del croato.

ALTRI GOL - Abbracciarsi a Zlatan per centrare la Champions. Sì e no, perché è vero che lo svedese è totem, e può segnare altri gol pesanti da qui alla fine, ma il Milan deve trovare altre bocche di fuoco per fare punti. E Ibra da solo non può bastare. Che sia Rebic, che sia Leao, che sia Mandzukic (che sta rientrando), ai rossoneri servono risolutori, perché non sempre si può contare su marcatori non convenzionali. Qualsiasi sia il finale di questa stagione, è chiaro ed evidente che il reparto offensivo rossonero debba essere attraversato, non tanto da una rivoluzione, ma da un rifacimento intermedio, perché senza gol non si va da nessuna parte. Anche in caso di rinnovo, è ipotizzabile che Ibra possa segnare 20+ gol l'anno prossimo? Evidentemente no, motivo per cui sarà obbligatorio intervenire, non solo sui centravanti, perché anche le reti degli esterni sono poche.