Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
La lezione di Allegri a San Siro dimostra che non esistono le squadre imbattibili. Il tappabuchi per la difesa non serve moltoTUTTO mercato WEB
giovedì 13 gennaio 2022, 00:33Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

La lezione di Allegri a San Siro dimostra che non esistono le squadre imbattibili. Il tappabuchi per la difesa non serve molto

Dalla finale di Super coppa d’Italia è arrivata una lezione, per il campionato, e per chi pensa che l’Inter sia imbattibile. La Juve aveva fuori la metà dei possibili titolari eppure è riuscita a dare filo da torcere all’Inter, stra-favorita nel pronostico ma poi riuscita ad alzare la coppa grazie a quello sfondone di Alex Sandro a qualche secondo dai calci di rigore. La lezione è la seguente: se sei organizzato, se hai cuore, puoi anche sopperire alle tante assenze proprio come ha fatto nel girone d’andata il Milan in questo campionato. Con una differenza però a favore del gruppo di Stefano Pioli: e cioè possiede un copione calcistico di grande qualità, e se ha a disposizione tutte le sue forze migliori, da qui fino alla fine del torneo, può sempre dire la sua. L’Inter ha forza fisica che si può supplire col gioco, col talento. Il Milan ha perso i suoi africani, così il Napoli più qualche italiano (Insigne) e questa differenza può lasciare il segno.

Veniamo al Milan, adesso, in senso stretto. È giusto che Pioli spalanchi lo schieramento a Daniel Maldini e a qualche opportuno tur over, tipo Giroud che fa riposare Ibrahimovic, scaldando Rebicfinalmente dall’inizio perché bisogna partire da questo presupposto. Se il Milan può giocare al completo è in grado di dare fastidio all’Inter e al suo primato finora indiscutibile. Ma per farlo, non potendo fare granchè per recuperare prima gli africani, bisognerà concludere il mercato di gennaio con qualche risultato positivo. Finora è partito Conti per la Sampdoria e si legge dell’interesse dello stesso tecnico doriano per Gabbia, avendolo avuto a Lanciano in passato. È evidente che Gabbia può partire solo dopo l’arrivo di un altro difensore centrale specie ora che Kalulu, in quel ruolo, sta dimostrando un particolare talento. Non si trovano però notizie e conferme sulla trattativa più attesa. Segno che gli obiettivi individuati (Bremer e Botman) non sono disponibili per motivi quasi identici (i club vogliono cederli eventualmente a giugno e non adesso). Qui c’è da decidere: aspettare giugno e prendere un tappabuchi? Io credo di no.

Per onestà critica bisogna rivedere i giudizi su Florenzi. Si pensava, nei mesi precedenti, che fosse una pedina inutile nello scacchiere rossonero e invece proprio no. In assenza di Calabria (ha avuto una forma di covid pesantuccia: a proposito che stiano attenti da oggi in avanti perché con il 35% di percentuali di positivi per restare chiusi non c’è possibilità alcuna, ndr), il romano e romanista ha fatto il suo e aggiunto parecchio in termini di gol (a Empoli) e anche di giocate utili per il gruppo. Finale dedicato ai rinnovi: non sarebbe male chiudere il mese di gennaio con la notifica ufficiale dei rinnovi di Theo Hernandez, Leao e Bennacer che faranno parte del futuro. Nel frattempo sarebbe utile preparare il prossimo centravanti con qualche “genialiata” alla Leao. Forza Moncada, tiri fuori dal computer qualche nome del genere.