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Leao: "Il Milan mi ha fatto crescere e diventare un uomo. Non leggo le critiche. Futuro? Voglio continuare a giocare ad alto livello"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

Leao: "Il Milan mi ha fatto crescere e diventare un uomo. Non leggo le critiche. Futuro? Voglio continuare a giocare ad alto livello"

Rafael Leao ha rilasciato una lunga intervista ad Icon Magazine nella quale ha parlato di diversi temi. Ecco le sue parole: 

Sull'arrivo al Milan nel 2019: "Sì, ne è passato di tempo. Sono arrivato che avevo vent’anni, mi sentivo un ragazzino. Ora, invece, sono diventato un uomo: il club, con tutto il suo staff, dai compagni di squadra ai dirigenti, mi ha fatto crescere. Tutti i giorni, stagione dopo stagione, mi hanno dato e insegnato tanto. Devo ringraziare tutti quelli che sono stati al mio fianco in questi anni al Milan: ognuno è stato importante per la mia crescita".

Sulle critiche: "Solitamente non leggo le critiche. Se te le fanno è perché sei bravo in quello che fai e ci si aspetta tanto da te. Comunque non sento la pressione perché adoro il calcio, è la cosa più bella che c’è per me. Sono nato giocando a calcio; ogni volta che entro in campo cerco di sfruttare al massimo la possibilità di fare ciò che più amo. Ovviamente è anche un lavoro, che affronto sempre con responsabilità, ma anche con la voglia di divertirmi con i miei compagni e di sfruttare l’occasione".

Sulle partite che porta nel cuore: "Tra quelle con la Nazionale, la partita contro il Ghana, a Qatar 2022, quando ho fatto il mio debutto in una competizione mondiale (con tanto di gol, il primo con la maglia del Portogallo, ndr). Con il Milan la partita contro il Sassuolo fuori casa, l’ultima di campionato, maggio 2022, che ci ha poi regalato lo scudetto". 

Sulle sue qualità nei dribbling: "Il dribbling è forse proprio il simbolo della mia serenità in campo: la gente parla, c’è pressione, ma io quando sono sul rettangolo di gioco riesco a mettere da parte tutto. Scatta una sfida con me stesso. Il mio obiettivo: cercare di fare sempre meglio". 

Sul suo rapporto con Milano: "Ci sono solo cose positive a Milano. Ci sono tanti milanisti, si mangia bene, il clima è simile a quello del Portogallo. La mia famiglia si sente a casa qui. Se mi manca il mio paese? Ovviamente sì, c’è parte della mia famiglia in Portogallo, i miei figli sono nati là, sarà sempre un pezzo di cuore. Però l’Italia mi ha dato tanto, fa parte della mia crescita: la porterò per sempre dentro di me".

Sulla sua passione per la moda: "Io sono un ragazzo semplice, quindi mi piacciono le cose semplici: mi piace vestirmi comodo, non mi faccio influenzare né indosso qualcosa per piacere agli altri. Milano è bella anche per questo: c’è la Fashion Week, c’è bella gente che si veste bene. Da quando sono arrivato ho imparato molto anche a livello di stile. Com’è nata la mia passione per la moda? Grazie a mio padre, da quando ero bambino. Non avevamo tanto, però anche con il poco che avevamo lui cercava sempre di vestirmi bene, di mettermi le scarpe belle. E anche lui era attento a vestirsi bene e interessato alla moda".

Sulla musica: "Ascolto di tutto, ogni genere musicale. Dipende dal mood, da come mi sveglio la mattina. Metto ogni tipo di musica sulla base del mio umore. Ibrahimovic non era contento all'inizio della mia carriera da rapper? C’è un tempo giusto per ogni cosa. Lui è uno che punta alla massima concentrazione dentro e fuori del campo, però ha capito la mia personalità, che la musica è una cosa che mi appartiene, e anche che sono una persona responsabile e, come calciatore, non sono distratto da questa mia passione". 

Sull'essere padre: "Ho imparato il valore del tempo, ad approfittare di ogni momento con i miei figli. Quando sono triste, appena arrivo a casa e li vedo mi dimentico di tutte le difficoltà perché loro sono la mia forza. Il loro sorriso mi dà energia. Possono esserci problemi e problemi però loro mi danno lo stimolo per attraversare ogni cosa. Sono due bambini bellissimi. Spero di poter dar loro uno splendido futuro", 

Su cosa gli piace fare nel tempo libero: "Stare a casa e riposare. Io dormo tanto. La vita di un calciatore non è così facile come può sembrare. Pare che possiamo fare e comprare tutto però il riposo e stare con la propria famiglia sono la cosa più importante. Non ci sono soldi che possono comprarli. Quindi, terminato l’allenamento, sto a casa con la mia famiglia, con i miei bambini. Quando sono da solo cerco di riposare al massimo e di mettere in ordine le mie idee sulle prossime cose che voglio realizzare". 

Sul suo futuro: "Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere: voglio continuare a divertirmi e a giocare ad alto livello".