
Da Allegri a... Allegri. Undici anni, dieci allenatori, tre trofei: come Max ritrova il Milan
Il 12 gennaio 2014 il Milan perdeva una clamorosa partita a Reggio Emilia, contro il Sassuolo: 4-3 con poker di Domenico Berardi. Il giorno dopo il club rossonero comunicò l'esonero di Massimiliano Allegri. Oggi, 1° giugno 2025, a un mese esatto dall'inizio ufficiale della stagione 2025/2026, il tecnico rossonero è di nuovo l'allenatore livornese: in mezzo, per lui ma soprattutto per il Diavolo, è passata tanta acqua sotto i ponti e non sempre pulitissima.
Come Max ritrova il Milan
Il Milan riaccoglie Allegri dopo undici anni. I rossoneri in questo lasso di tempo, salvo alcune eccezioni, non hanno di certo vissuto i loro anni migliori. Anzi, gran parte di questi due lustri sono stati etichettati dal tifoso rossonero come "banter era", ovvero un periodo nero dal punto di vista dei risultati. Ed effettivamente in undici anni, il Milan ha girato la bellezza di dieci allenatori, quasi uno a stagione. Praticamente nessuno ha ottenuto risultati soddisfacenti. Da questa lista, in tal senso, si deve escludere Stefano Pioli che ha ridato al Milan l'Europa che conta e soprattutto lo Scudetto nel 2022, raggiungendo pure una semifinale di Champions League nella stagione successiva. Solo un trofeo per il tecnico di Parma: in undici anni ne sono arrivati solo altri due. Due Supercoppe Italiane, una con Montella e una con Conceiçao quest'anno. La lista dei tecnici rossoneri dal 2014 a oggi: Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Christian Brocchi, Vincenzo Montella, Gennaro Gattuso, Marco Giampaolo, Stefano Pioli, Paulo Fonseca, Sergio Conceiçao.
Come il Milan ritrova Max
Allegri lasciò il Milan ferito e con due trofei conquistati in quattro anni: il campionato e la Supercoppa Italiana. Aveva sempre portato il Milan in Champions League ma non era riuscito a ripetere l'impresa del suo primo anno in rossonero, con la vittoria del 18° titolo italiano. Dopo aver lasciato Milanello, è iniziata la sua storia d'amore con la Juventus che l'ha reso uno degli allenatori italiani più vincenti: si è portato a casa cinque scudetti, due Supercoppe Italiane e cinque Coppe Italia. Si è affermato, dietro Conte, come il secondo allenatore della Serie A per media punti e ha saputo raggiungere la finale di Champions League per due volte in tre anni. Nella sua seconda parentesi in bianconero, con una squadra di minor valore tecnico, ha saputo comunque portare a casa sempre gli obiettivi minimi: una qualità, che a un Milan che è rimasto fuori da qualsiasi cosa quest'anno, può solo far comodo.







