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Ok per le idee, ora servono i fatti. Perché si Modric, perché no VlahovicTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Ok per le idee, ora servono i fatti. Perché si Modric, perché no Vlahovic

Dopo un mese dall’insediamento, ha parlato Igli Tare, e già tutto questo tempo impiegato per lavorare duro e conoscere i meccanismi oltre che le persone che lavorano al Milan, mi sembra sia stato speso bene. Dalla conversazione organizzata martedì mattina a Casa Milan, ho tratto il convincimento che la presenza di due esponenti provenienti dal calcio, il ds e l’allenatore cioè, ha sicuramente giovato al prossimo Milan per una serie di considerazioni scontate. Conoscono il mestiere, questa la più nota di tutte. Tare ha addirittura esposto il piano industriale del nuovo Milan nei dettagli, con un pizzico di eccessiva generosità anche se i segreti, nel calcio attuale, con agenti e procuratori interpellati ogni minuto, non possono resistere. Ha chiarito un punto essenziale a me caro: non c’è bisogno di una rivoluzione perché la rosa era già molto competitiva prima, anche se con le cessioni di Reijnders e Theo hanno sicuramente portato alla perdita di una cifra consistente. Vanno bene le idee, vediamo come riusciranno a realizzarle che è poi quello che conta. Leggo, tra le righe, le idee “semplici” del calcio secondo Max Allegri: un 4-3-3 classico, partendo da portiere (Maignan) più un forte centrocampo e con Leao che è l’altro pilastro. 

La candidatura di Ricci non mi esalta, la presenza di Modric invece è convincente per quello che deve rappresentare dentro e fuori dal campo, perché l’esempio l’anno scorso è mancato, anzi è stato dato un esempio pessimo. Anche sul centravanti si fa avanti una mia vecchia teoria: se hai Gimenez non puoi puntare su Vlahovic come alternativa perché hanno caratteristiche identiche e devo aggiungere che il modello calcistico esibito da Tare (“alla Giroud”) è da condividere subito. A proposito di Theo Hernandez: noto che ha avuto la meglio l’atteggiamento del club nel resistere alla misera offerta dell’Atletico Madrid (fatta per cortesia nei confronti dell’agente spagnolo) per strappare dagli arabi una valutazione molto più ricca (25 senza bonus o 25 più 3 secondo le tesi accreditate). Coloro i quali dicevano: ma vendetelo, vendetelo subito per non perderlo a zero cosa diranno ora? Ah saperlo….

Su Ibra- Che fine ha fatto chiedono adesso? Si è defilato, naturalmente dopo gli insuccessi clamorosi della passata stagione. Da rappresentante della proprietà ha finito col ricoprire i vuoti lasciati dal club (nella figura di un capo area sportiva) e si è scottato facendo danni anche al Milan futuro per via di quella scelta di prendere un ds americano che non aveva mai visto una partita di Lega pro! Che stia in disparte adesso visto che ci sono Tare e Allegri! Non ci sarà più bisogno di piantonare Milanello, provvederanno i due a farlo.