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tmw / milan / A tu per tu
…con Alessandro CaloriTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:17A tu per tu
di Alessio Alaimo

…con Alessandro Calori

“Gattuso in Nazionale? E’ stata schierata in campo la schiera del 2006. Da Buffon a Bonucci, passando per Zambrotta. Sono tutti splendidi ragazzi che da calciatori hanno fatto cose molto importanti con professionalità. Adesso hanno una responsabilità importante, in Nazionale c’è pressione per poter andare al Mondiale. Tante generazioni di giovani non hanno visto l’Italia giocare il Mondiale e questo non giova sull’attaccamento a questa Nazionale”. Così a TuttoMercatoWeb.com Alessandro Calori.
Serie B: la Samp ha vinto il doppio confronto con la Salernitana.
“Aspettare un mese per giocare un playout non succede tutte le volte. E’ stata una Serie B particolare, dopo la fine del campionato è arrivata la penalità per il Brescia e ha fatto un po’ discutere”.



Come ha visto il doppio confronto?
“Entrambe si sono trovate in una situazione particolare. Il finale è stato abbastanza strano. Sia per il blasone che per la forza delle squadre è singolare che due compagini così abbiano giocato per mantenere la categoria. Per la Samp è stata una stagione difficilissima, non è mai riuscita a rialzarsi dagli ultimi posti della classifica. Per la Salernitana la doppia retrocessione pesa, sono piazze - entrambe - che per il blasone, la quantità dei tifosi e la passione che c’è meriterebbero categorie superiori”.



Risalirà?
“Mi auguro di sì. Ha tutte le carte in regola per poter risalire. Ma vincere il campionato di C non è facile”.




Cosa non ha funzionato alla Salernitana?
“Ha cambiato più volte allenatore e direttore sportivo. Bisognerebbe programmare e dare solidità ad una piazza che merita palcoscenici importanti”.



E il suo ex Trapani, mister?
“Bisognerebbe cercare di fare di più e parlare di meno, così da formare una squadra ma a fari spenti. Occorre lavorare con un profilo basso. In C l’anno prossimo ci saranno squadre importanti come Catania, Benevento, Salernitana ae Trapani. Vincere in C non è affatto facile. Bisogna creare un gruppo forte”.
E lei mister?
“Attendo. Mi auguro che arrivi una chiamata per poter rientrare e mettermi in gioco. Ho voglia e tante aspettative di ricreare un percorso. Vorrei anche avere l’opportunità”.