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Milan, Gimenez su Ibrahimovic: "Adoro la sua personalità: ciò che dice, lo fa"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:45Serie A
di Niccolò Righi

Milan, Gimenez su Ibrahimovic: "Adoro la sua personalità: ciò che dice, lo fa"

L'attaccante del Milan Santiago Gimenez, ha parlato a Sports Illustrated Messico toccando i temi più svariati. Il calciatore messicano ha rivelato che nel suo trasferimento dal Feyenoord ha portato l'abitudine di presentarsi al campo di allenamento prima della colazione, creando un vero e proprio 'Breakfast Club' a Milanello: "Al Feyenoord, all'inizio, quando abbiamo creato questo Breakfast Club, eravamo due o tre giocatori e, alla fine, quando sono partito, era quasi tutta la squadra che veniva ad allenarsi prima di colazione. Per ora a Milanello sono solo, ma piano piano attirerò qualcun altro".

Gimenez ha poi raccontato di quanto sia maniacale nell'ordine: "Molte volte, arriviamo ad allenarci e facciamo tutto automaticamente. E a me non piace questo. Mi piace arrivare all'allenamento ed essere concentrato e consapevole nel lavorare su ciò in cui ho fallito. Uso molto l'applicazione note per le video-analisi, per il rendimento. Dopo ogni partita annoto ciò che ho fatto bene, ciò che ho fatto male, mi do un voto. Ho un videoanalista. Io gioco e il giorno dopo, lui inizia ad analizzare, estrae un video e mi riassume l'intera partita in 15 minuti. Da lì escono tutte le mie giocate e lui dice: 'In questa hai fatto bene, ma avresti dovuto provare a calciare con il destro. Ho fatto un corso di lettura delle statistiche e le organizzo in base ai risultati. Posso consultare come è andata qualsiasi partita e ogni tre mesi faccio una statistica generale di duelli vinti, duelli persi, dribbling, tiri. Così vedo se la statistica è in calo, se la statistica aumenta, e ciò che sta diminuendo è quello che cerco di migliorare. Quando il grafico è in discesa, è pericoloso. Quando è in pericolo, so che devo concentrarmi su quello. E rimanere dopo l'allenamento a lavorare sui tiri in porta".


Il giocatore ha poi parlato del rapporto con Zlatan Ibrahimovic: "Mi piace molto la sua personalità, la certezza che ha quando parla di sé stesso, quando parla di ciò che accadrà. Lui non ha paura di ciò che dicono gli altri, dice solo quello che sente e, cosa più importante: ciò che dice, lo fa".

Infine, il Bebote si è soffermato anche sulla sua fede in Dio: "Sono molto credente. Cerco di riferirmi sempre alla Bibbia. Tutte le mattine al risveglio, mi inginocchio sul letto e prego. A volte 10 minuti; a volte due; a volte 20. Non ho mai avuto un rapporto con Dio, non ho mai avuto una religione, fino a quando è successo qualcosa per cui mi dissero che c'era la possibilità che non avrei più giocato a calcio. Ho parlato con mio padre e ho detto: 'Perché proprio a me?' E lui mi disse: 'Io non ho la risposta, ma c'è solo uno che ce l'ha ed è Dio'. A quel punto mi disse: 'Abbi fede'. Allora questo mi è rimasto dentro e quella stessa notte andai a fare il bagno, spensi le luci e mi sedetti nella vasca e fu lì che sentii la connessione con Dio. È stato un momento difficile. Ho pregato per mezz'ora. Avevo gli occhi chiusi e vedo come se una torcia mi puntasse addosso. Apro gli occhi perché mi sono spaventato e non c'era nulla. E lì ho capito che Lui era con me. Credo che il suo messaggio fosse: 'Io ho bisogno di te qui nel calcio'"