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Ceferin attacca gli stadi italiani, con un occhio verso Euro32: la situazione delle possibili sediTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:15Serie A
di Simone Bernabei

Ceferin attacca gli stadi italiani, con un occhio verso Euro32: la situazione delle possibili sedi

Le parole di Aleksander Ceferin sugli stadi italiani hanno fatto rumore. E probabilmente continueranno a farlo ancora per parecchio tempo. "Le infrastrutture calcistiche italiane sono una vergogna", ha spiegato il numero uno della UEFA prima di proiettarsi verso Euro2032, torneo che l'Italia ospiterà insieme alla Turchia: "Non sono ancora preoccupato. Penso che ora anche il governo abbia capito che deve fare qualcosa. Ho molta fiducia in Gabriele Gravina, che è il mio primo vicepresidente. Farà tutto il possibile per colmare il gap". Alla luce di queste dichiarazioni, com'è lo stato dell'arte in merito al percorso verso Euro2032?

La lista delle potenziali sedi, quante dovranno essere e quando è la scadenza
Italia e Turchia hanno già buttato giù una lunga lista ciascuno con all'interno tutte le possibili sedi ospitanti. Che alla fine, entro l'1 ottobre 2026, dovrà essere ridotta a 5 sedi ultime e definitive. A quel punto la UEFA accetterà o rigetterà la proposta nel meeting previsto per il 10 giugno. Per l'Italia sono tante le possibilità, con l'Allianz Stadium (Torino), l'Olimpico (Roma) e San Siro (Milano) che sono già certe delle nomina, secondo il presidente Gravina e il ministro Abodi.


Restano due sedi da scegliere
Lo stadio di Firenze, come spiegato dal presidente federale Gabriele Gravina e grazie agli imponenti lavori di ammodernamento già cominciati da tempo, è il quarto candidato forte sebbene non definitivo: "Il quarto stadio lo possiamo già segnalare, Firenze", ha spiegato lo scorso febbraio il numero uno federale. Se il Franchi dovesse essere confermato, resterebbe quindi un solo slot disponibili, con l'aggiunta di una "sede di riserva" da segnalare alla UEFA. In ballo ci sono tanti stadi d'Italia: Napoli, Bari, Genova, Cagliari, Verona, Bologna e Palermo. Tutti impianti che, in caso di scelta, dovranno avviare (o aver già avviato) opere di ammodernamento per allinearsi alle esigenti richieste della UEFA per ospitare eventi di questa portata.