
Milan, dal nuovo allenatore al futuro di Leao e gli altri big: le tre mosse di Tare
Con l'imminente arrivo al Milan del nuovo direttore sportivo Igli Tare si comincerà a mettere le basi sul futuro, a partire da tre mosse che, secondo La Gazzetta dello Sport, il dirigente albanese sarà chiamato subito a risolvere.
Nuovo allenatore
L'obiettivo è quello di affidare la panchina del club ad un tecnico italiano che sappia come si vince. Il preferito resta Vincenzo Italiano, anche se per convincerlo ci sarà da battere la resistenza del Bologna e di Saputo, pronto a blindarlo fino al 2028 con un ingaggio da 2,5 milioni a stagione. Altre pista aperte sono quelle che portano a Massimiliano Allegri - su cui resta in pole il Napoli in caso di addio di Conte - ne Roberto De Zerbi se lascerà il Marsiglia.
Futuro di Leao
Con il portoghese non ci saranno mezze misure, scrive il quotidiano: o centro del nuovo progetto o addio già questa estate. Decisivo, in questo caso, sarà soprattutto l'allenatore che verrà scelto. Tare ha intenzione di parlare con l’attaccante perché nell’idea di calcio del dirigente albanese i giocatori di talento un posto lo devono sempre avere. La variabile è rappresentata da una proposta economicamente importante in arrivo dal Barcellona o da un’altra grande d’Europa. In quel caso sia il calciatore sia il Milan potrebbero riflettere. Diverso il discorso se invece l’offerta giungesse dall’Arabia Saudita: Leao ha già detto di no e nella stagione che porta al Mondiale negli Stati Uniti, difficilmente risponderebbe in maniera diversa
I Rinnovi
Blindato Reijnders, adesso è il turno di Maignan e Pulisic. Dei due la priorità è sicuramente il portiere, in scadenza nel 2026, mentre sull’americano c’è un’opzione per allungare fino al 2028. Tradotto: Tare dovrà parlare in fretta con Magic Mike e affiancare l’ad Furlani per arrivare alla fumata bianca. Un capitolo a parte lo merita Theo Hernandez che la scorsa estate aveva chiesto un ingaggio da otto milioni netti per prolungare, ma che poi è andato incontro a una stagione disastrosa. Le parti non hanno interrotto i contatti, ma l’offerta rossonera adesso è da quattro milioni, inferiore addirittura all’attuale stipendio del francese. Theo insomma è in bilico.
Nuovo allenatore
L'obiettivo è quello di affidare la panchina del club ad un tecnico italiano che sappia come si vince. Il preferito resta Vincenzo Italiano, anche se per convincerlo ci sarà da battere la resistenza del Bologna e di Saputo, pronto a blindarlo fino al 2028 con un ingaggio da 2,5 milioni a stagione. Altre pista aperte sono quelle che portano a Massimiliano Allegri - su cui resta in pole il Napoli in caso di addio di Conte - ne Roberto De Zerbi se lascerà il Marsiglia.
Futuro di Leao
Con il portoghese non ci saranno mezze misure, scrive il quotidiano: o centro del nuovo progetto o addio già questa estate. Decisivo, in questo caso, sarà soprattutto l'allenatore che verrà scelto. Tare ha intenzione di parlare con l’attaccante perché nell’idea di calcio del dirigente albanese i giocatori di talento un posto lo devono sempre avere. La variabile è rappresentata da una proposta economicamente importante in arrivo dal Barcellona o da un’altra grande d’Europa. In quel caso sia il calciatore sia il Milan potrebbero riflettere. Diverso il discorso se invece l’offerta giungesse dall’Arabia Saudita: Leao ha già detto di no e nella stagione che porta al Mondiale negli Stati Uniti, difficilmente risponderebbe in maniera diversa
I Rinnovi
Blindato Reijnders, adesso è il turno di Maignan e Pulisic. Dei due la priorità è sicuramente il portiere, in scadenza nel 2026, mentre sull’americano c’è un’opzione per allungare fino al 2028. Tradotto: Tare dovrà parlare in fretta con Magic Mike e affiancare l’ad Furlani per arrivare alla fumata bianca. Un capitolo a parte lo merita Theo Hernandez che la scorsa estate aveva chiesto un ingaggio da otto milioni netti per prolungare, ma che poi è andato incontro a una stagione disastrosa. Le parti non hanno interrotto i contatti, ma l’offerta rossonera adesso è da quattro milioni, inferiore addirittura all’attuale stipendio del francese. Theo insomma è in bilico.
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