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Ranieri: "L'accordo col futuro allenatore c'è già. Chi è? Non lo sa neanche mio fratello"

Ranieri: "L'accordo col futuro allenatore c'è già. Chi è? Non lo sa neanche mio fratello"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:15Serie A
di Niccolò Righi

A La Repubblica ha parlato il tecnico della Roma Claudio Ranieri, a due giorni dalla gara contro il Torino in cui proverà a regalare la Champions League prima di concludere la propria carriera. Queste le sue parole: "Futuro? Sarò il consulente di Dan Friedkin: parlo spesso con il presidente, gli dico le cose che vanno bene, quelle che non vanno, lui mi ascolta e poi agisce".

Chi allenerà la Roma al suo posto?
"Mio fratello mi ha chiama e mi fa: “Ma almeno a me lo dici? Me lo chiedono tutti!”. E io: “Per questo non te lo dico, così non si sparge la voce”. Pure a Venditti ho detto: “Lo saprete il 1° luglio”. Mi fa: “Ma se arriva a luglio non conosce i giocatori”. “Glieli spiego io”, gli ho detto. L'accordo c’è già. Ma deciderà il presidente quando dirlo".

Chiunque sia, non rischia di lavorare con l’ombra di Ranieri?
"Farò solo il consigliere. Starò nel mio cantuccio, nell’ombra, fuori dai riflettori: se il nuovo allenatore avrà bisogno, sarò sempre a sua disposizione. Che farò da lunedì? Voglio andare in Giappone, in India. Mia moglie ride, dice: “Voglio vedere quando lo faremo”. Un anno fa mia figlia già mi aveva regalato tutti i libri su Tokyo e consigliato i ristoranti. Poi…".

L’ha resa felice questa cavalcata con la Roma?
"Quando sono entrato ho pensato: in una settimana metto a posto la squadra. Lo spogliatoio era sano, andava ricreata l’autostima, i giocatori sono stati bravissimi. Hummels disse: “Riprenderemo la Lazio”. Io neanche gli diedi peso. Per me era importante portar fuori la Roma dalle sabbie mobili".

Dei ragazzi che ha allenato a chi è più legato?
"Ne ho avuti tanti. Mutu, che al Chelsea avrei voluto in coppia con Adriano. Totti, Del Piero, Francescoli, poi Lampard, John Terry. Lo vidi nella seconda squadra e dissi: questo diventerà il capitano della nazionale. E Zola".

È stato un allenatore paterno?
"Con me funziona così: ci sono delle regole e le scrivono i giocatori. Ma devono rispettarle. Sono molto democratico finché fanno quello che dico io. Non è che se uno arriva tardi, paga la multa. Mi sembra sciocco. Però se lo fa spesso, divento molto poco tollerante. Anni fa, tournée in Giappone, un ragazzo è arrivato tardi due volte. Non l’ho multato, gli ho detto: prendi l’aereo e torni a casa, l’ho mandato via".

Vede Totti nella Roma in futuro?
"Francesco non ha trovato la sua strada. Ha cercato di fare l’allenatore, è andato al corso di Coverciano, dopo quattro giorni se n’è andato. Uomo immagine? Ma a lui piacerebbe farlo?".

Quando potrà vincere la Roma lo scudetto?
"I Friedkin vogliono portarla stabilmente in Champions. Poi, se sei lì puoi vincere o perdere, ma loro hanno questo sogno. Cosa è mancato finora? Sicuramente hanno sbagliato interpreti. Mi auguro di essere io la persona che li possa aiutare".

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