
Gattuso, passaggio di consegne con Spalletti: "Ci siamo sentiti, di lui ho una stima incredibile"
"È un sogno che si avvera e spero di essere all’altezza del ruolo". Parole di Gennaro Gattuso, nuova guida dell'Italia, che quest'oggi presso l'hotel Parco dei Principi di Roma si presentato ufficialmente come 23° commissario tecnico unico della storia della Nazionale. In conferenza stampa, tra i molteplici temi affrontati, l'ex centrocampista si è soffermato in particolar modo anche su quello che sarà il lavoro personale nei prossimi mesi: "Come cambia il mio lavoro da CT? La quotidianità sarà diversa. Spero di non stressare troppo i colleghi della Serie A e chi lavora all'estero, l'obiettivo è vedere un paio di giorni di allenamento, parlare coi giocatori e vedere le partite. Sarà questa la vita, treni, aerei, vedere i giocatori e fare le scelte migliori...".
Cosa salva dell'Italia di Spalletti?
"Con Luciano ci siamo sentiti e di lui ho una stima incredibile, è un maestro che mastica calcio da tanti anni. Ogni anno riesce a fare cose nuove, c'è grande stima. In questo momento devo vedere cosa vogliamo fare, ma la sua professionalità è incredibile. Ha fatto un lavoro importante con la maglia della Nazionale. Cambiamenti non se ne possono fare, c'è poco tempo".
Su cosa sarà intransigente?
"Se non vedo calciatori che vanno a 100 all'ora... Bisogna far parlare il campo, bisogna stare lì e andare a mille all'ora. Per me quando l'allenamento inizia bisogna pedalare, andare. La squadra deve lavorare con serietà e impegno, poi a ciò che succede fuori dal campo non do importanza. Non posso fare il sergente di ferro o il poliziotto, ma quando un giocatore si allena deve andare sempre a mille allora".
Cosa salva dell'Italia di Spalletti?
"Con Luciano ci siamo sentiti e di lui ho una stima incredibile, è un maestro che mastica calcio da tanti anni. Ogni anno riesce a fare cose nuove, c'è grande stima. In questo momento devo vedere cosa vogliamo fare, ma la sua professionalità è incredibile. Ha fatto un lavoro importante con la maglia della Nazionale. Cambiamenti non se ne possono fare, c'è poco tempo".
Su cosa sarà intransigente?
"Se non vedo calciatori che vanno a 100 all'ora... Bisogna far parlare il campo, bisogna stare lì e andare a mille all'ora. Per me quando l'allenamento inizia bisogna pedalare, andare. La squadra deve lavorare con serietà e impegno, poi a ciò che succede fuori dal campo non do importanza. Non posso fare il sergente di ferro o il poliziotto, ma quando un giocatore si allena deve andare sempre a mille allora".
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