
Mastour: "Al Milan avrebbero potuto gestirmi meglio sotto tanti punti di vista"
Hachim Mastour, grande promessa ai tempi del suo trascorso nel Milan da ragazzino, è pronto a ripartire dalla Serie C italiana, con la Virtus Verona. E ha parlato in esclusiva a MilanNews.it: “Dal primo incontro avuto con Gigi Fresco (Pres. Virtus Verona) si è subito creato un bel feeling, un’intesa positiva. Ha creduto in me e mi ha voluto fortemente, il presidente è poi una persona speciale perché mi ha aiutato molto, quasi come uno psicologo. Abbiamo parlato tanto prima di firmare il contratto. Questo è un ambiente ideale per lavorare bene e crescere. Voglio dimostrare il mio valore”.
Cosa non ha funzionato per lei al Milan?
“Sicuramente approdare in un club come il Milan aveva e ha ancora suscitato orgoglio in me. Ho giocato con grandi campioni e sono stato allenato da allenatori veri, con grande passione e che mi hanno trasmesso molto. È stato un periodo bellissimo che ricordo sempre con grande felicità e orgoglio. Poi certo, le pressioni e difficoltà fanno parte del gioco ma soprattutto della vita, al Milan avrebbero potuto gestirmi meglio sotto tanti punti di vista, ma sono felice di aver percorso un pezzo di vita insieme alla famiglia rossonera..".
Nel 2017/18 era in prima squadra, con Gattuso allenatore.
“In quel Milan, Rino era davvero importante per tutti, non solo per me. È una persona incredibile e un bravissimo allenatore. Quando arrivò, ricordo che mi chiamó subito nel suo ufficio e mi disse che aveva sentito parlare molto di me, ma che voleva giudicarmi bene con i suoi occhi. Dopo pochi giorni mi disse che tutto ciò che aveva letto e sentito in giro su di me non era vero. Per me fu motivo di grande orgoglio, perché parliamo sempre di Gattuso, un esperto e un campione del settore. Insieme a lui ho lavorato tantissimo, cercava di spronami e caricarmi sempre, per il gruppo era un punto di riferimento. Oggi sono felice che sia l’allenatore dell’Italia, serve una persona dalla grande passione come ce l’ha lui”.
A Milanello ha incrociato anche Allegri.
“Sì è vero. Allegri fu sempre molto gentile e disponibile con me, ho dei bei ricordi quando mi allenavo in prima squadra insieme a lui e ad Ibrahimovic, ad esempio. Secondo me è un top allenatore, uno dei migliori in Europa. Ricordo quando mi capitava di allenarmi in prima squadra lui mi dava sempre molti consigli ma soprattutto mi lasciava libero di giocare. Mi diceva ‘Gioca come sai, stai tranquillo e divertiti’ Capisci che fu molto importante per me avere una figura così in quel periodo. Allegri è molto bravo in questo, a capire i giocatori ma prima di tutto le persone”.
In generale che campionato sarà?
“Già. Vedo una Serie A molto equilibrata, con tante squadre che possono fare bene. Ovviamente una parte di me è sempre legata al Milan, e mi auguro che con Allegri la squadra possa ritrovarsi e fare sempre di meglio. Credo che giocando una partita alla settimana ci siano più chance di arrivare fino in fondo in campionato, puoi avere più energie nel finale di stagione. Ho anche tanti amici che giocano ancora nel Milan, quindi come detto prima sono il loro primo tifoso”
Amici come Leao?
“Si, Rafa. È un amico e un giocatore incredibile perché ha delle qualità fuori dal normale. Penso lo abbia dimostrato negli anni che tipo di fuoriclasse sia, però può ancora migliorare e con Allegri credo possa diventare più forte”.
Cosa non ha funzionato per lei al Milan?
“Sicuramente approdare in un club come il Milan aveva e ha ancora suscitato orgoglio in me. Ho giocato con grandi campioni e sono stato allenato da allenatori veri, con grande passione e che mi hanno trasmesso molto. È stato un periodo bellissimo che ricordo sempre con grande felicità e orgoglio. Poi certo, le pressioni e difficoltà fanno parte del gioco ma soprattutto della vita, al Milan avrebbero potuto gestirmi meglio sotto tanti punti di vista, ma sono felice di aver percorso un pezzo di vita insieme alla famiglia rossonera..".
Nel 2017/18 era in prima squadra, con Gattuso allenatore.
“In quel Milan, Rino era davvero importante per tutti, non solo per me. È una persona incredibile e un bravissimo allenatore. Quando arrivò, ricordo che mi chiamó subito nel suo ufficio e mi disse che aveva sentito parlare molto di me, ma che voleva giudicarmi bene con i suoi occhi. Dopo pochi giorni mi disse che tutto ciò che aveva letto e sentito in giro su di me non era vero. Per me fu motivo di grande orgoglio, perché parliamo sempre di Gattuso, un esperto e un campione del settore. Insieme a lui ho lavorato tantissimo, cercava di spronami e caricarmi sempre, per il gruppo era un punto di riferimento. Oggi sono felice che sia l’allenatore dell’Italia, serve una persona dalla grande passione come ce l’ha lui”.
A Milanello ha incrociato anche Allegri.
“Sì è vero. Allegri fu sempre molto gentile e disponibile con me, ho dei bei ricordi quando mi allenavo in prima squadra insieme a lui e ad Ibrahimovic, ad esempio. Secondo me è un top allenatore, uno dei migliori in Europa. Ricordo quando mi capitava di allenarmi in prima squadra lui mi dava sempre molti consigli ma soprattutto mi lasciava libero di giocare. Mi diceva ‘Gioca come sai, stai tranquillo e divertiti’ Capisci che fu molto importante per me avere una figura così in quel periodo. Allegri è molto bravo in questo, a capire i giocatori ma prima di tutto le persone”.
In generale che campionato sarà?
“Già. Vedo una Serie A molto equilibrata, con tante squadre che possono fare bene. Ovviamente una parte di me è sempre legata al Milan, e mi auguro che con Allegri la squadra possa ritrovarsi e fare sempre di meglio. Credo che giocando una partita alla settimana ci siano più chance di arrivare fino in fondo in campionato, puoi avere più energie nel finale di stagione. Ho anche tanti amici che giocano ancora nel Milan, quindi come detto prima sono il loro primo tifoso”
Amici come Leao?
“Si, Rafa. È un amico e un giocatore incredibile perché ha delle qualità fuori dal normale. Penso lo abbia dimostrato negli anni che tipo di fuoriclasse sia, però può ancora migliorare e con Allegri credo possa diventare più forte”.
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