Massimo Marazzina, che poteva finire alla Juventus. Ma decise di non cambiare agente

Il Miracolo Chievo era nelle facce di Corini e Corradi. Di Manfredini, Eriberto - o Luciano, che dir si voglia, oppure Perrotta. E poi c'era lui, Massimo Marazzina, professione attaccante che non era presente nella promozione storica dei clivensi in Serie A. Perché era alla Reggina, nell'unico anno di lontananza da Verona di quelle stagioni. Poi tredici gol nell'anno in cui Delneri sembrava potere arrivare addirittura in Champions. Roma, Sampdoria e Modena, Torino in B e Bologna, da assoluto trascinatore nel 2007-08. E poteva anche finire alla Juventus, anche se poi qualcosa saltò, come raccontato a lui stesso un paio di anni fa. "Ultimi giorni di mercato, firmo per la Juventus. Sto andando a Veronello per salutare, mi chiama Moggi chiedendomi se fossi contento di approdare alla Juve e rispondo di sì. Mentre sto andando, dopo dieci minuti mi chiama Oscar Damiani, il mio procuratore, dicendo che non c'era più nessuno e che ci fosse qualcosa di strano". "Dopo cinque minuti mi arriva una telefonata dove mi viene detto che siccome ho firmato con la Juventus devo cambiare procuratore. Io ho risposto che o mi avrebbero preso con il mio procuratore o dovevano prendere un altro. Infatti hanno preso un altro. A Oscar l'ho detto dopo. Ma non posso dire chi avrei dovuto prendere".Oggi Massimo Marazzina compie 51 anni.