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Stroppa, Nesta, Palladino dei record. Gli allenatori del Monza dalla B alla ATUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:30Serie A
di Luca Cilli

Stroppa, Nesta, Palladino dei record. Gli allenatori del Monza dalla B alla A

Stroppa, Palladino, Nesta, Bocchetti e ancora Nesta. Quattro allenatori, cinque storie diverse, tre momenti e campionati diversi. Fra soddisfazioni, partite indimenticabili, rimpianti e periodi da dimenticare in fretta, sono loro i protagonisti del triennio che ha segnato la storia recente del Monza.

Da Pisa a Lecce Giovanni Stroppa è stato l'allenatore che ha avuto l'onore, l'onere e il grande merito di portare il club per la prima volta in Serie A dopo 110 anni di storia. Tornò al Brianteo nell'estate 2021 e da quelle parti mancava in effetti da un bel pò. Da giovane calciatore infatti iniziò proprio in quello stadio una carriera di tutto rispetto. L'obiettivo imposto dal Presidente Silvio Berlusconi, che conosce bene perchè negli anni '90 fu un suo giocatore nel Milan dei record, è uno solo: vincere. Conta solo la promozione in Serie A. L'inizio se non è uno shock poco ci manca vista l'eliminazione precoce dai trentaduesimi di Coppa Italia contro il Cittadella. Ma la squadra è forte, ci sono dei top come Mota Carvalho e Gytkjaer e un potenziale crack in porta, cioè Di Gregorio. Il campionato Stroppa non lo vince e non arriva nemmeno secondo. Il Monza chiude al quarto posto, a pari punti con il Pisa, e ciò significa play off. A questo giro però la squadra ci arriva benissimo, tanto è vero che le vince tutte. Fa fuori il Brescia sia all'andata che al ritorno, vince la finale in casa con il Pisa e passa 4-3 ai supplementari a Pisa. Il 29 maggio 2022 è il giorno in cui la storia del Monza cambierà per sempre. La Serie A infatti diventa realtà, Giovanni Stroppa ha portato a termine la sua missione. L'anno successivo però avrà poco tempo e poche partite per godersi anche la nuova categoria. Cinque sconfitte nelle prime cinque giornate, un solo punto raccolto a Lecce alla sesta. La storia fra Stroppa e il Monza si interrompe al Via del Mare. Ma la storia non si cancellerà mai.


Il nuovo che avanza A prendere il posto di mister promozione in Serie A fu un allenatore che ora è parecchio in voga e va per la maggiore, ma che fino a quel momento studiava, si applicava e sperimentava le sue (buone) idee con la Primavera del club. Raffaele Palladino venne letteralmente catapultato sulla panchina della prima squadra, fortemente voluto e sostenuto da Berlusconi e Galliani che ne avevano intravisto quelle doti tipiche di chi il mesterie ce l'ha nel sangue. A prescindere dall'età e dall'esperienza. Mossa azzecatissima per tutti: il Monza con Palladino ha centrato due salvezza di fila in scioltezza, arrivandoa sfiorare anche l'Europa; l'allenatore si è affermato a tal punto da finire dritto dritto alla Fiorentina, una delle squadre più prestigiose e ambiziose del campionato. In mezzo una marea di soddisfazioni, punti, piazzamenti (11° e 12° posto) ma soprattutto diversi calciatori lanciati e rilanciati. Da Carlos Augusto a Rovella, passando per Di Gregorio, Colpani e Daniel Maldini, sono diversi i giocatori che un grazie al Monza e a Palladino glielo devono.

Altalena e delusioni La scelta per andare a sostituire l'allenatore dei record in estate ricadde su Alessandro Nesta. Una salvezza conquistata nella scorsa stagione in B con la Reggiana, e il passato da super difensore in uno dei Milan più forte di tutti i tempi, bastano e avanzano per convincere Adriano Galliani ad affidare il Monza a un altro "deb". Il problema è che la squadra che si ritroverà fra le mani Nesta è svuotata, scarsamente motivata, con un tasso qualitativo inferiore rispetto a quelle precedenti e che non è riuscita a entrare in sintonia con quelle che sono le sue richieste. Fra prestazioni discrete e molte insufficienti l'ultimo posto diventa sin da subito il peggior compagno di viaggio, tanto da abituarsi alle sconfitte. L'esonero di Nesta prima di Natale e l'arrivo di Bocchetti non cambia di una virgola l'andamento deprimente del Monza. La vittoria sulla Fiorentina poi il buio più totale, compreso un mercato di gennaio senza senso, senza soldi e senza (cosa peggiore) strategia. Partono i migliori, arrivano giovani alla prima esperienza in Italia e profili come Castrovilli e Keita che sono reduci da lunghi periodi di inattività, seppur per differenti motivi. Il campionato del Monza finisce esattamente fra la fine di gennaio e le prime settimane di febbraio, tanto che il ritorno di Nesta per sostituire l'esonerato Bocchetti non cambia di una virgola l'esito di un'annata tremenda conclusa con il ritorno in B.